Una perfetta sconosciuta

26.11.2020
  • Titolo: Una perfetta sconosciuta
  • Autore: Alafair Burke
  • Editore: Pickwick
  • Pagine: 380
  • VOTO: 🍵🍵🍵/5

Trama: Immagina che la polizia arrivi a casa tua e ti mostri una foto in cui stai baciando un uomo. Peccato che quell'uomo sia stato trovato morto trentuno ore prima, e tu non ricordi di averlo mai baciato. Anzi, lo conoscevi appena. Era il tuo nuovo capo, l'uomo che ti aveva dato in gestione la galleria per conto di un misterioso proprietario. Il lavoro dei tuoi sogni. Ti era sembrato troppo facile, eppure avevi firmato un contratto regolare. Ora, guardando quella foto, capisci che non c'era niente di regolare e che qualcuno vuole incastrarti, anche se non sai il perché. Qualcuno che sa molte cose di te. E che forse ti è molto vicino...

Alice è una donna all'apparenza fortunata e forse anche un po' viziata, E' figlia di genitori famosi e nella vita non ha mai dovuto preoccuparsi molto, ma finalmente decide di smettere di farsi aiutare dal padre e si lancia alla ricerca di un impiego trovato con le sue sole forze. Conosce Drew che le offre il lavoro dei sogni, e come farebbe credo chiunque di noi, decide di accettare, anche se tutto le sembra così strano. Infatti quello non è altro che l'inizio di un incubo. Ma mentre l'autrice ci fa conoscere Alice, ci presenta anche tutta una serie di personaggi all'apparenza slegati fra loro. Persone che vivono vite lontane e completamente differenti da quella di Alice. Questo mi ha permesso di cadere subito nella rete della trama, portandomi a voler capire chi fossero quelle persone e che ruolo avessero davvero nella vita di Alice.

Sicuramente trovarsi da un giorno all'altro, non solo immischiata in un'indagine per omicidio, ma anche in cima alla lista dei sospettati è una cosa traumatica, che manderebbe chiunque in ansia. Ma Alice, grazie anche ad altre persone, decide di non mollare e cerca in ogni modo di collaborare con le forze dell'ordine. Che naturalmente si sono già fatte la loro teoria e stentano a crederle, anche perché pian piano iniziano a comparire tutta una serie di indizi che puntano dritti alla nostra protagonista.

In questo romanzo la Burke ha avuto davvero grande abilità nel creare l'intreccio del caso. Un caso complicato che affonda le radici nel passato e che comprende non un solo crimine ma molteplici, tra cui alcuni davvero aberranti. L'autrice è però molto abile a focalizzare la nostra attenzione solo su Alice. Ci ritroveremo infatti al suo fianco mentre cerca in ogni modo di formulare teorie in grado di far crollare l'accusa. Alice deve anche combattere con il forte senso di solitudine, è palese che qualcuno voglia incastrarla ed è anche ovvio che quel qualcuno sia molto vicino a lei. Quindi dovrà cercare di scoprire i segreti di chi la circonda e soprattutto deve iniziare a non fidarsi più di nessuno, anche delle persone che le stanno più a cuore. Marginalmente alla storia principale, se ne svolge una seconda, lasciata in secondo piano, che passa quasi in sordina e che ad un certo punto del romanzo sembra dimenticata. In realtà devo dire che quella storia mi ha attirato particolarmente, forse proprio perché è stata lasciata un po' in penombra e non vedevo l'ora di capire se fosse collegata al caso di Alice e se sì in quale modo.

I personaggi non vengono molto caratterizzati, l'unico abbastanza approfondito è quello di Alice, ma questa per me è stata una mancanza perché a mio parere c'erano anche altri personaggi che mi sarebbe piaciuto conoscere un po' meglio, come per esempio Ben, il fratello di Alice, oppure la madre Sue. Per avere un quadro più ampio di alcuni fatti.

Questo è il secondo romanzo che leggo dell'autrice e anche se per me è migliore del precedente (La ragazza nel parco) anche questa volta non ne sono rimasta conquistata. Non saprei nemmeno dare delle precise motivazioni, ma la storia, come la volta precedente dopo l'inizio ha smesso di attirarmi e anzi in alcuni passaggi l'ho anche trovata un po' noiosa. Il libro riprende poi un bel ritmo incalzante verso la fine, che devo dire non è certo priva di colpi di scena. Credo che semplicemente io e questa autrice non riusciamo ad avere un grande feeling. A volte capita con alcuni libri e autori, senza per forza che ci siano delle mancanze nello stile narrativo o nella storia. Credo che sia semplicemente questione di gusti. In ogni caso i suoi thriller sono quasi sempre leggeri e scorrevoli e quindi penso che ne leggerò altri, chissà che prima o poi non scocchi la scintilla! 

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