Tutto ciò che è sulla terra morirà

- Titolo: Tutto ciò che è sulla terra morirà
- Autore: Michel Bussi
- Editore: edizioni e/o
- Pagine: 619
- Prezzo di copertina: 18.oo €
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Zak Ikabi è uno scienziato diverso dal solito, il suo obbiettivo nella vita è scoprire cosa si nasconde davvero dietro al mito di Noè che imbarcò sull'arca una copia di ogni animale ad eccezione degli unicorni. Cecile Serval è invece una glaciologa esperta ed estremamente razionale che classifica ogni teoria diversa dalla scienza come banali favolette. Le strade dei due si incontrano quando Zak irrompe nel suo ufficio pretendendo il rapporto top-secret sullo scioglimento dei ghiacci sul monte Ararat. Zak è però inseguita da una spietata banda di assassini che costringono quindi Cecile ad unirsi all'uomo in una fuga rocambolesca durante la quale i due tenteranno di dissipare uno dei misteri più antichi del mondo.

Io sono una persona decisamente fuori dagli schemi, lo dimostra il fatto che per fare la conoscenza di Michel Bussi io abbia scelto di leggere il suo ultimo romanzo pubblicato, invece di partire, come farebbero tutti, dal primo. Ma in realtà questo libro, giunto in Italia solo adesso è stato scritto dall'autore diversi anni fa con il titolo de "L'ultimo unicorno" e pubblicato sotto lo pseudonimo di Tobby Rolland.
La storia per certi aspetti molto generici mi ha ricordato molto i libri di Dan Brown, anche in questo caso abbiamo un mistero legato alla religione e a secoli di credenze. Ma in questo romanzo manca quasi totalmente la parte con enigmi da risolvere e il mistero dell'Arca, scopriremo fin dalle prime pagine, è un tema che accomuna più religioni di quanto si possa immaginare. Lo stesso autore in un'introduzione ci presenta alcuni passaggi di vari testi antichi dove viene nominata l'Arca. E ci spiega poi che molte delle cose da lui raccontate sono assolutamente vere! L'autore ha infatti dovuto fare un immenso lavoro di ricerca per poter pubblicare il libro. Lavoro di ricerca che traspare in diversi passaggi che mi ha portato a pormi molte domande su più di un argomento e che soprattutto mi ha incuriosita tantissimo facendomi venire voglia di approfondire moltissimi degli argomenti trattati.
Lo stile narrativo mi è piaciuto moltissimo, l'autore scrive in maniera scorrevole e anche le teorie più complesse o astruse ci vengono spiegate in maniera semplice, in modo che non diventino un ostacolo alla fluidità del racconto, ma anche anzi vadano a stimolare la curiosità del lettore spingendolo ad andare avanti nella lettura. L'ambientazione è molto diversificata e ovviamente non risulta una parte fondamentale della storia, resta sullo sfondo per quasi tutto il testo e diventa più presente solo nei capitoli finali, per un motivo ben preciso che non posso rivelare a meno che non vogliate spoiler.
I personaggi sono interessanti e abbastanza ben caratterizzati, ho legato però molto più con Zak che con Cecile che anzi ho trovato decisamente troppo cocciuta e fastidiosa in alcuni punti. Ho adorato anche il personaggio di Arsene Parella ed ho trovato molto curato e ben costruito anche il personaggio di Cortes anche se ovviamente non ha ricevuto la mia empatia!
La trama è ben costruita e si alternano in modo molto equilibrato scene d'azione e scene più descrittive ed informative. L'argomento trattato, come accennavo è molto interessante e quindi avrei sicuramente apprezzato ulteriori approfondimenti su alcuni passaggi, soprattutto nel finale che viene lasciato in sospeso per quanto riguarda alcune teorie, dando così modo al lettore stesso di scegliere se credere o meno all'ipotesi proposta.
Sicuramente voglio leggere anche tutti gli altri libri dell'autore, ma nel frattempo mi limito a consigliarvi questo romanzo che merita davvero di essere letto!