The Chain

30.12.2021
  • Titolo: The chain
  • Autore: Adrian McKinty
  • Editore: Tea
  • Pagine: 345
  • Prezzo di copertina: 5.00€
  • VOTO: 🍵🍵🍵/5

Trama: In una mattina come tante Rachel riceve una strana telefonata, sua figlia Kylie è stata rapita. Se vuole riaverla sana e salva dovrà rapire a sua volta un altro bambino. Nulla può spezzare la Catena. Inutile cercare aiuto o andare alla polizia, se la Catena lo scopre sua figlia e il figlio di chi ha rapito Kylie sono morti.

A Rachel resta poco tempo per fare l'impensabile.

Ho desiderato leggere questo romanzo da quando è uscito. Ero rimasta affascinata dalla copertina e dalla trama che mi sembrava decisamente originale. Inoltre inizialmente le recensioni erano praticamente tutte positive.

E' il mio ultimo libro letto nel 2021 e confesso che avrei preferito concludere l'anno in maniera migliore. Certo, il libro non è stato totalmente una delusione, ma mi aspettavo decisamente di più.

Leggendolo la sensazione che ho provato è stata quella di guardare uno di quei classici film d'azione americani di serie B. E in effetti molti nella trama hanno come fulcro il rapimento della preziosa figlioletta del protagonista.

La storia è di per sé originale ma la prima parte a mio avviso procede troppo lentamente e senza nessun colpo di scena. I personaggi di Rachel e Pete sono troppo "classici", lei la classica donna divorziata, forgiata da una battaglia contro il cancro che ha solo la figlia attorno a sé. Lui un ex marines con un passato turbolento e problematico, condannato al tipico stereotipo del veterano americano. L'ex marito di Rachel poi non ne parliamo, ha la stessa astuzia di un cactus, non riesce a comprendere nulla di quello che gli accade attorno finchè non è praticamente nelle fauci del leone.

La seconda parte invece era partita in maniera promettente, si vengono a conoscere i creatori della Catena e le loro vite, potendo così comprendere i motivi che li hanno spinti a diventare ciò che sono. Ma poi anche questa parte prende il volo e diventa un'accozzaglia di scene di spionaggio da 4 soldi con pagine di spiegazioni informatiche e matematiche inutili e prolisse che sembrano messe lì giusto per dare spessore alla situazione. Per concludere poi con una bella scena di parecchie pagine dedicate ad una sparatoria ai limiti del ridicolo, con armi che si scaricano nei momenti più impensabili, veterani che sbagliano la mira in continuazione o che addirittura si dimenticano di togliere la sicura, un comportamento che potrebbe sicuramente capitare in persone qualunque come me, ma che di certo non mi aspetto da ex soldati che a detta della storia hanno partecipato a delle missioni tra le peggiori nella storia.

Insomma un thriller che si fa leggere, perché lo stile è scorrevole e i capitoli molto brevi non annoiano ma anzi invogliano a proseguire, ma sicuramente non uno di quei thriller che non può mancare nelle nostre librerie.

© 2020 Libri, ansia e una tazza di tè
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia