Sleeping beauties

- Titolo: Sleeping Beauties
- Autore: Stephen King & Owen King
- Editore: Pickwick
- Pagine: 651
- VOTO: 🍵🍵🍵/5
Trama: Nella cittadina di Dooling alle donne iniziano a succedere cose strane, appena si addormentano vengono ricoperte da una specie di bozzolo, se il bozzolo viene rotto le donne diventano incredibilmente violente. Mentre questo strano fenomeno si espande in tutto il mondo a Dooling fa la sua comparsa Evie Black, una strana donna dai poteri particolari, che viene condotta nel carcere femminile della città. Pian piano che la strana epidemia porta via tutte le donne in un sonno profondo gli uomini cercano di far fronte a ciò che sta accadendo, ma non tutti si comportano esattamente come dovrebbero.

Questo è il mio quarto libro di King e se i precedenti mi avevano davvero estasiato con questo i sentimenti sono stati decisamente più freddi. Infatti mi trovo anche un pochino in difficoltà a scrivere queste poche righe di recensione.
Per prima cosa ci tengo a specificare che la storia mi è piaciuta, come al solito King ha la capacità di creare delle trame ricche di avvenimenti, personaggi e colpi di scena. Anche lo stile narrativo è abbastanza buono, ma di certo si discosta di molto da romanzi come "Le notti di Salem" o "22/11/'63", non so se questo è accaduto perché il romanzo è scritto a quattro mani con la collaborazione del figlio Owen, o se semplicemente, da neofita, devo ancora adattarmi a tutte le sfaccettature di King.
I personaggi sono davvero molti e vengono tutti descritti molto bene. Con alcuni sono entrata subito in empatia, con altri non sono riuscita a fare a meno di provare un odio viscerale. La mia preferita è sicuramente Lila, insieme a Evie e Jeanette. Il premio come più odiato va sicuramente a Don Peters, un uomo totalmente inutile, vigliacco e privo di qual si voglia caratteristica positiva. Purtroppo però ormai sono abituata alla mania di King e quindi cerco di evitare di affezionarmi troppo a qualsiasi personaggio perché intanto so già che ne moriranno tantissimi e ovviamente nei modi peggiori che si possono immaginare!
Ho trovato alcuni tratti davvero lenti e a mio parere certe vicende potevano anche essere evitate, ma si sa, King è l'uomo prolisso per eccellenza, solamente che di solito il ritmo era sempre altro, mentre qui nella parte centrale ho vissuto un momento di totale calma piatta.
Il finale mi è piaciuto tantissimo, anche se per alcuni personaggi avrei preferito un destino differente, in particolare per Clint ma anche per Frank ed Elaine che secondo me meritavano qualcosa di migliore nelle loro vite.
In un mondo stravolto da una pandemia che colpisce solo le donne era impossibile che la tematica più vecchia del mondo non venisse a galla ovvero uomini VS donne. L'autore ci dimostra che in due mondi paralleli, uno nelle mani degli uomini e l'altro nelle mani delle donne, le cose tendono a filare lisce nel secondo, mentre il primo sembra destinato alla distruzione. Questo perché ci viene mostrata una visione in cui il maschio è più portato a seguire gli istinti primordiali, in cui si comporta in modo più violento e decisamente più egoista e solitario cercando di cavarsela, invece di cercare di creare una comunità unita e funzionale. Le femmine sono l'esatto opposto, sanno essere più razionali e meno legate agli istinti e soprattutto sono decise a creare un fronte unito davanti alle difficoltà della vita.
A mio avviso non credo, ma soprattutto spero che le cose siano differenti. Voglio credere che i lati peggiori dell'umanità si distribuiscano nelle persone senza distinzione di sesso. Anche se bisogna ammettere che forse le donne hanno davvero una sensibilità più spiccata che ci permette di mitigare i lati peggiori. Inoltre inutile negarlo, un mondo senza donne è destinato prima o poi a morire, mentre in un mondo di sole donne, di cui alcune incinta è più facile sperare nella sopravvivenza.
Nel complesso è sicuramente un bel romanzo, ma che ho trovato un po' distante a quel poco che finora avevo conosciuto di questo autore, ringrazio comunque chi me lo ha consigliato perché mi a fatto conoscere una nuova storia del Re del brivido.