Revolutionary road

- Titolo: Revolutionary road
- Autore: Richard Yates
- Editore: Minimum fax
- Pagine: 405
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Siamo negli anni '50 nei sobborghi benestanti di New York, April e Frank Wheeler sono una coppia sposata con due figli che cerca in tutti i modi di essere anticonformista (infatti nella prima edizione italiana il libro aveva proprio il titolo de "I non conformisti") dietro questa loro voglia di distinguersi dalla massa si cela in realtà il dramma di una vita coniugale vuota e infelice. Il loro matrimonio ha una felicità solo di facciata, ma entrambi vivono di frasi non dette e vecchi rimpianti.

Conoscevo questo libro solo per la trasposizione cinematografica con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, che però non avevo mai visto, quindi la trama mi era totalmente oscura. Diciamo che fin da subito, grazie anche allo stile narrativo, si percepisce un alone di tristezza, inquietudine e tragedia.
---Potrebbero esserci SPOILER----
La storia racconta non solo la vita della famiglia Wheeler, ma anche di altre due coppie i Givings e i Campbell, ognuna di queste famiglie è circondata da un alone di malinconia e infelicità, ma alcuni di loro riescono a reagire meglio di fronte alla vita ed imparano ad accettare le cose che il destino mette sulla loro strada. Frank e April invece si distinguono per la loro continua lotta contro gli schemi e il conformismo, cercando sempre un modo per rendere la loro vita diversa. Questo loro affanno li porterà a vivere un matrimonio ricco di incomprensioni e delusioni, in cui nessuno dei due è più capace di essere felice. Ma è April quella che patisce maggiormente questa vita che non si è scelta, riversando su Frank e chi la circonda tutta la sua depressione e al culmine della storia finirà per autodistruggersi.
La prosa di Yates è favolosa. L'autore crea un equilibrio perfetto tra le descrizioni asciutte e i dialoghi emotivamente molto intensi. Ci mette davanti ad un ritratto completo della storia e della società dell'epoca. Non c'è solo un'ambientazione carina e dei bei personaggi, troviamo emozioni, segreti, intimi pensieri. Yates dona la vita ad ognuno dei suoi personaggi dai quali mi sono sentita magnetizzata. Non sono certo personaggi semplici, ognuno di loro racchiude un universo intero di sentimenti, e a tratti alcuni mi sono risultati anche antipatici ed inutilmente insoddisfatti, ma mai e poi mai mi sono sembrati "finti", saltano fuori dalle pagine e sembra di vivere l'intera storia seduti nel salotto dei Wheeler.
Il romanzo ha come tema principale il dramma esistenziale, un dramma a cui i Wheeler cercheranno di porre rimedio con un trasferimento a Parigi, dove credono di poter finalmente dare sfoggio di sé stessi. Perché una cosa è certa, Frank ed April sono sicuramente due persone intelligenti costrette a vivere una vita piatta e troppo uguale a quella di tutti gli altri, fatta solo di una bella casa, due figli, un marito con un buon lavoro e una moglie che si occupa della casa. Alcuni imprevisti li porteranno a dover rinunciare a questa nuova vita e sarà allora che il romanzo prenderà in tutto e per tutto la piega della tragedia, i dialoghi diverranno scarni e carichi di crudeltà, ognuno di loro cercherà di nascondersi dall'altro, Frank creandosi una vita parallela e April covando la sua depressione, fino al momento culmine in cui avverrà la tragedia.
Il romanzo nel complesso mi è piaciuto moltissimo, lo stile tiene incollati alle pagine e l'amara conclusione è il finale perfetto per questo tipo di storia. In cui nessuno vince, ma tutti perdono. L'eterna insoddisfazione di April che originava dalla sua infanzia lontana dai genitori, la porterà, involontariamente, a condannare i figli allo stesso destino. La scelta di Frank di ostentare un'indifferenza finale ai problemi coniugali e all'infelicità lo porteranno a ritrovarsi a dover affrontare la vita da solo, seguendo le orme del padre che poco aveva stimato in vita.
Anche le altre due coppie vivranno drammi e situazioni difficili e si ritroveranno alla fine a dover accettare una vita forse deludente ma quanto meno priva delle tragedie che hanno toccato i Wheeler sentendosi così dei fortunati, anche se questo significa dimostrarsi egoisti di fronte ai drammi di chi prima consideravi amico.
Non do il voto massimo solo perché per quanto questo libro sia bello, mi sono ritrovata con parecchio amaro in bocca, pensando che a distanza di parecchi anni, la situazione potrebbe ritrovarsi in parecchie famiglie "moderne" che spesso si trincerano dietro all'abitudine e all'accettazione invece di affrontare ciò che le rende infelici. O ancor peggio vivono una vita infelice alla ricerca di "qualcosa di meglio" senza capire che spesso la felicità può essere fatta da piccole cose.
Mi è anche spiaciuto ritrovare tre rapporti coniugali, sì molto diversi, ma nessuno davvero felice o sereno. Sono una persona che crede molto nel valore della coppia e questo mi ha lasciato addosso un velo di tristezza.
In ogni caso lo consiglio assolutamente, credo che debba essere uno di quei classici da leggere almeno una volta nella vita!!