Nobody

23.06.2020
  • Titolo: Nobody
  • Autore: Charlotte Link
  • Pagine: 522
  • VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5

Trama: Nel piccolo paese di Scarborough nello Yorkshire viene trovato il corpo di una studentessa brutalmente uccisa. Tre mesi dopo il caso è ancora irrisolto. Finché una signora anziana non viene ritrovata uccisa, i casi sembrano stranamente simili e la polizia crede possano esserci dei collegamenti.

Ma vengono ritrovate delle lettere riguardanti un mistero avvenuto circa sessanta anni prima che farà vacillare tutte le ipotesi fin'ora avanzate sul caso.

Chi è il vero assassino?

Ma soprattutto l'assassino è solo uno per entrambi i delitti?

Questo non è il primo libro che leggo della Link e ogni volta mi ritrovo a dover fare una recensione alquanto complicata. Sì perché quello che ci si aspetta leggendo la trama è un thriller psicologico, ma ci si ritrova fra le mani un libro che per me ha poco del thriller. È più una storia di famiglia, sordida e piena di lati oscuri, ma non riesco in ogni caso a darle il risvolto del thriller.

Nei thriller le storie sono più adrenaliniche, qui la prima metà del libro è dedicata a conoscere i personaggi. Certo il risvolto psicologico è potente, perché l'animo di ogni personaggio viene messo a nudo ed esposto fin nei più piccoli particolari.

Con questo non voglio dire che il libro non mi sia piaciuto, anzi, la storia si divora perché ogni protagonista è composto da tanti piccoli segreti ed emozioni tutti da scoprire.

L'ambientazione dello Yorkshire con le sue campagne e piccoli villaggi la adoro, è in assoluto uno dei miei luoghi letterari preferiti.

La risoluzione dei casi non è scontata e i colpi di scena non mancano. Io assolutamente non ero riuscita ad individuare il possibile colpevole, avevo qualche sospetto che però l'autrice è stata abile a tenere vago fino alla conclusione. Questo rappresenta sicuramente un punto a favore, perché quando leggo thriller o gialli, amo "partecipare" all'indagine, sforzandomi di capire chi sia il colpevole, seguendo tracce e piste. Per me l'abilità di un autore sta anche nell'evitare che il lettore possa comprendere troppo velocemente chi sia il criminale, in caso contrario il romanzo perderebbe quasi tutto il suo magnetismo.

Purtroppo abbiamo anche delle note negative. Ma se non volete SPOILER non leggete oltre.

La prima è la parte dedicata alle memorie di Fiona, scritte in maniera troppo simile al resto del romanzo e con uno stile troppo morbido, Fiona era una donna dura, spigolosa, asciutta, avrei voluto ritrovare questi suoi tratti anche nelle sue memorie.

La seconda nota negativa sono i personaggi, gli unici che ho trovato simpatici sono Cal e Wotan, due cani, si esatto avete capito bene, i cani di Jennifer che non hanno assolutamente un ruolo ai fini della storia.

Gli altri sono decisamente antipatici.

Fiona prima fra tutti, avrei preferito provare un minimo di compassione per una vittima, invece alla fine del romanzo mi sono trovata a pensare quasi "Ben gli sta! ", una donna pessima, anaffettiva e totalmente egoista.

Chad è il suo riflesso maschile, con sua figlia Gwen che è stata cresciuta senza il minimo riguardo pagandone ora le conseguenze.

Leslie è una donna all'apparenza forte, ma in realtà piena di insicurezze che nasconde in fondo ad un bicchiere.

Dave, Jennifer e Colin sono pieni anch'essi di problemi e come gli altri rifiutano di accettarli campando scuse su scuse.

Insomma per certi aspetti in questo libro il tema del fallimento e della fuga dai problemi sono le tematiche centrali, e la cosa poteva risultare addirittura interessante, ma a me è risultata abbastanza noiosa, avrei voluto almeno un personaggio più positivo e propositivo.

Il terzo punto è Nobody, l'unico per cui abbia provato empatia, una creatura sola e abbandonata da tutti. Avrei voluto per lui una conclusione migliore e qualche "pagina" di attenzione in più, avrei voluto leggere di più sulla sua prigionia per poi regalargli un minimo di riscatto. Avevo quasi sperato che vedendo Leslie potesse credere di aver ritrovato Fiona.

Nonostante tutto la lettura è stata piacevole e scorrevole, quindi mi sento di consigliarla. Sicuramente è una lettura adatta a chi vuole approcciarsi al thriller senza dover sottostare a letture troppo crude e piene di spargimenti di sangue.

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