Maria, nata per la libertà

- Titolo: Maria nata per la libertà
- Autore: Amalia Frontali
- Editore: NUA edizioni
- Pagine: 245
- Prezzo di copertina: 15.00 €
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Una notte di aprile del 1944 l'infermiera Maria Peron è appesa al cornicione di una finestra dell'ospedale Niguarda di Milano, sta tentando di fuggire dai fascisti che hanno occupato l'ospedale. Riesce nel suo intento e si rifugerà nei monti della Valgrande, diventando un'infermiera partigiana. Riuscirà ad organizzare un'infermeria e un sistema di staffette per far arrivare medicinali ai ribelli feriti. Per un anno lotterà per la sua vita e quella dei suoi compagni partigiani affrontando la fame, il freddo, il dolore e la morte che tedeschi e fascisti spargono sull'intera valle.

Ho potuto fare la conoscenza di Amalia Frontali grazie all'iniziativa "Libri itineranti" su facebook, grazie a questa autrice ho potuto scoprire il volto e la vita di una donna coraggiosa, Maria Peron. Una donna di 30 anni che ha rischiato tutto per non abbandonare mai nessuno al suo destino.
Maria era una cittadina, una brava infermiera certo, ma pur sempre una donna e una cittadina, non era abituata alle montagne, non conosceva il vero volto della guerra e soprattutto nessuno, lei stessa compresa, credeva che avrebbe potuto affrontare la prova di diventare una partigiana, un'infermiera in grado di fare il suo lavoro nei posti più duri, dove non erano solo fascisti e tedeschi ad uccidere, ma anche il gelo, la pioggia e la mancanza di cibo e spesso anche di medicinali validi. Ma Maria ha lottato ogni istante è ha dimostrato che la forza di chi crede davvero nella sua missione può diventare inesauribile.
Amalia Frontali ci racconta con uno stile semplice la vita di questa donna e di tutti i personaggi che le hanno gravitato attorno. L'autrice non si permette di dare giudizi sulla guerra o sulle azioni ignobili che sono state compiute, come la strage di Fondotoce, perché è la stessa storia, narrata grazie alle testimonianze di chi c'era e ha visto, che parlerà alle nostre coscienze. Non c'è bisogno di ergersi a giudici, soprattutto ora, a distanza di anni, quando al caldo nelle nostre comode case è tutto più semplice, perché sono le parole di chi ha vissuto l'inferno che ci portano un messaggio molto chiaro e semplice "mai dimenticare e soprattutto che mai si ripeta una cosa del genere".
L'autrice ha saputo affrontare tematiche difficili con grande grazia e delicatezza. Ha permesso ad ogni personaggio di portare sé stesso tra le pagine del romanzo. Ha saputo descrivere con maestria dei luoghi meravigliosi contrapponendoli con forza al dolore e alla bruttura dei fatti atroci che hanno sporcato di sangue quei monti. Ha messo in luce il coraggio della gente comune, che si toglieva il pane di bocca per aiutare i partigiani. Ha messo in luce il coraggio di ragazzi e ragazze che pur essendo poco più che bambini lottavano con un cuore da leoni per la patria e la libertà.
Nel romanzo vengono trattati tutti i tipi di amore, da quello romantico che come un fiore delicato sbocciava anche in mezzo alle bombe, quello fraterno che impediva di lasciar morire da solo un compagno. E quello materno che ha reso delle semplici donne, considerate praticamente inutili per servire la causa, delle guerriere inarrestabili, donne che passavano l'inferno pur di sapere i figli con la pancia piena e la testa al riparo dalla pioggia. Perché questo libro racconta di uomini valorosi, ma mette il focus sulle donne, troppo spesso sottovalutate, che non hanno mai smesso di fare la loro parte. Un romanzo potente che mi ha scosso l'anima. Una storia che fa piangere, che fa arrabbiare e che lascia impotenti di fronte ad una marea di ingiustizie. Ma è anche un romanzo che ti lascia il cuore pieno di riconoscenza per quelle persone che hanno dato tutto perché altri potessero godere della libertà, che oggi siamo fin troppo abituati a sottovalutare.
Sono felice di aver letto questo libro perché mi ha dato tanto e mi ha permesso di conoscere alcuni personaggi storici che non conoscevo per nulla o che avevo solo sentito nominare distrattamente. Se c'è una cosa che questo romanzo insegna e che tutti, a loro modo, sono stati degli eroi in quegli anni dove cedere al male era sicuramente più facile e conveniente.
Uno dei più bei libri del 2021, un romanzo che consiglio vivamente a tutti di leggere per ricordare sempre.