L'uccello del malaugurio

- Titolo: L'uccello del malaugurio
- Autore: Camilla Lackberg
- Editore: Marsilio
- Prezzo di copertina: 12.00 €
- Pagine: 462
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
Trama: A Fjallbacka è in arrivo la primavera, quale migliore occasione di attirare turisti se non quella di ospitare un reality show?! Purtroppo però Patrick Hedstrom è alle prese con una morte sospetta, una donna trovata deceduta a seguito di un incidente d'auto. Il caso sembra avere radici ben più remote e dopo il ritrovamento di un diario e di un vecchio articolo di giornale la situazione sembra più grave di come si pensava inizialmente. Purtroppo anche tutta la confusione creata dal circo mediatico non aiuta nelle indagini.

Finalmente dopo un lungo periodo di lontananza dalla Svezia (si fa per dire) torno a quei meravigliosi paesaggi proseguendo la serie di Camilla Lackberg. Devo dire che inizialmente ho avuto un po' di difficoltà a carburare nella lettura perché essendo passato parecchio tempo faticavo a ricordare tutti gli avvenimenti che erano capitati ai personaggi nei volumi precedenti, ma pian piano la memoria ha deciso di tornare in mio aiuto e così la lettura ha potuto procedere spedita!
I romanzi della Lackberg si leggono sempre con piacere grazie anche al suo stile semplice e scorrevole che tende a non perdersi in inutili dettagli e non diventa mai troppo prolisso.
I personaggi base sono poi sempre i soliti a cui ormai abbiamo imparato ad affezionarci, ad alcuni di più, ad altri decisamente di meno, come ad esempio Gosta e Mellberg. Una delle cose però che mi ha stupito piacevolmente è stato proprio notare una sorta di ripresa da parte di questi ultimi, che in maniera diversa hanno affrontato avvenimenti che me li hanno resi un pochino più simpatici, non troppo state tranquilli.
Erika e Patrick sono sempre la solita coppia d'oro e questo ha invece finito per rendere un pochino più lente le parti dedicate alla loro vita privata che prosegue abbastanza banalmente, fortunatamente è arrivato un colpo di scena finale a dare una nuova luce ai due.
La sensazione è che volume dopo volume l'autrice riesca a rendere i casi sempre più intricati e quello presente in questo romanzo mi è davvero piaciuto tantissimo, anche se verso la metà avevo capito chi fossero i colpevoli, a causa di un personaggio che spicca come la mosca bianca, è stato molto interessante arrivare alla fine per scoprire il vero movente che c'era dietro all'omicidio. Avevo qualche sospetto, ma non avrei mai immaginato così tanti intrecci in un solo caso.
Devo dire che questa serie si sta rivelando davvero sempre più piacevole e per quanto non siano dei thriller pieni di tensione, angoscia o particolarmente crudi tengono alta l'attenzione. La scelta di intersecare vita privata dei personaggi principali e casi d'omicidio fa sì che il ritmo narrativo sia rapido e che si creai la giusta suspence tra un accadimento e l'altro. Sono assolutamente sicura che procederò con questa serie anche se non nell'immediato, perchè mi piace alternare con altre letture per non rischiare di finire troppo presto la serie. Inoltre ammetto che al momento sono molto tentata di fare un balzo in avanti e andare a leggere l'ultimo romanzo pubblicato dall'autrice che sembra davvero promettente.