L'enigma della camera 622

- Titolo: L'enigma della camera 622
- Autore: Joël Dicker
- Editore: La nave di Teseo
- Pagine: 632
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵🍵/5 lode: 🍪🍪
Trama: Al Palace di Verbier un lussuoso hotel sulle alpi svizzere ogni anno c'è la festa annuale di una famosa banca di Ginevra. Ma all'ultima festa accade qualcosa di orribile, nella camera 622 viene ritrovato un cadavere. L'omicidio avrà ripercussioni non solo sulla banca ma su tutto il mondo finanziario. Nonostante i numerosi sospettati la polizia non riesce a trovare un colpevole.
L'hotel si affretta a far finire l'intera vicenda nel dimenticatoio e a riprendere l'attività.
Ma quindici anni dopo uno scrittore in vacanza si fa incuriosire da quello strano caso e così in compagnia di una misteriosa donna ospite dell'hotel deciderà di indagare per scoprire finalmente la verità!

L'ultimo romanzo di Dicker poteva essere qualsiasi cosa e invece l'autore ha scelto di scrivere un capolavoro. Così giusto per non cambiare mai! 😅
Ho comprato il libro il giorno in cui è uscito, molestando una povera commessa per farmelo tirare fuori dagli scatoloni. Sono corsa a casa e ho iniziato a leggere. Non ho smesso finché non sono arrivata a pagina 632. Per me questo significa aver trovato un ottimo libro.
Non capisco però perché si senta sempre la necessità di affibbiare un'etichetta ad ogni romanzo, thriller, giallo, romance, fantasy...
Ci sono romanzi, come questo, che non possono essere imprigionati in un genere, ci sono romanzi che sono molto di più! Dicker ce lo dimostra ogni volta.
Il romanzo si svolge su piani temporali differenti. Il lettore deve compiere continui salti tra svariati anni, non tra il semplice passato e presente. Questo all'inizio potrebbe intimidire, ma credetemi, leggerlo non sarà affatto faticoso. La storia si riesce a seguire facilmente perché si viene inghiottiti dalla trama e ci sembrerà di essere sempre al fianco di uno dei protagonisti.
I personaggi sono molteplici, come è tipico di questo autore nessuno di loro viene relegato al ruolo di comparsa. Tutti hanno i loro "5 minuti di gloria", con i loro caratteri peculiari, le loro debolezze e il loro fascino.
Nonostante i molti personaggi la vicenda ruota quasi esclusivamente attorno a quattro protagonisti:
Macaire Ebezner un giovane bancario, convinto di diventare presto presidente della famosa banca di famiglia, la Banca Ebezner - Hansen. Sposato con Anastasia una bellissima donna russa che attira su di sé l'attenzione di chiunque le posi gli occhi addosso.
In banca lavora anche Lev Levovitch un bancario all'apice del successo, un uomo colto, carismatico e molto attraente. Nel consiglio amministrativo invece spicca la figura di Sinior Tarnogol un uomo senza scrupoli, pieno di vizi e pretese, sempre disposto a maltrattare il prossimo.
La novità in questo romanzo è la voce narrante che è rappresentata dallo stesso Joel Dicker. Che quindi finisce per diventare a sua volta uno dei personaggi del suo stesso libro. Sarà Dicker ad indagare sull'omicidio, affiancato dall'estroversa Scarlett.
La scrittura è come sempre scorrevole e trascina il lettore pagina dopo pagina senza mai far calare il ritmo dell'attenzione, non vedremo l'ora di voltare pagina per poter capire cosa accadrà. L'ambientazione ampia e i salti temporali si sono rivelati ottimi modi per tenere alta la tensione. Lo stesso lettore si sentirà in dovere di indagare per scoprire non solo il colpevole ma tutto ciò che si nasconde dietro all'omicidio.
Il romanzo non si limita a raccontare una sola storia, ma è ricco di sotto-trame, per poterci presentare i fatti nel loro complesso. Gli indizi disseminati lungo il percorso sono molti, quindi prestate molta attenzione, perché trovare il colpevole non sarà assolutamente semplice. Alcuni sotterfugi sono riuscita a comprenderli poco prima che lo stesso autore li svelasse, ma il colpevole assolutamente non mi è stato chiaro fino all'ultimo, come la polizia mi sono trovata con una miriade di indizi, una rosa di sospettati ma nessuno veramente accusabile.
Però per me la bravura dell'autore resta come sempre quella di raccontarci "semplicemente" una storia facendoci quasi dimenticare che in questa storia è necessario trovare un assassino. I romanzi di Dicker non sono semplici indagini, sono spaccati della vita dei personaggi. Incontriamo l'amore, la sconfitta, il riscatto, la perdita e l'amicizia.
Inutile dirvi che vi consiglio la lettura di questo romanzo, ammiro moltissimo questo autore e ogni sua opera mi lascia sempre senza fiato. L'enigma della camera 622 è però a mio parere uno dei suoi migliori lavori, pari quasi a La verità sul caso Harry Quebert.