Le lettere d'amore di Esther Durrant

27.04.2020
  • Titolo: Le lettere d'amore di Esther Durrant
  • Autore: Kayte Nunn
  • Casa Editrice: Newton Compton
  • Pagina: 381
  • Voto: 🍵🍵🍵/5 

Trama: Rachel è una ricercatrice scientifica, viene mandata sulle isole inglesi Scilly per condurre uno studio sui molluschi, un giorno però un terribile imprevisto le fa trovare una vecchia valigia, all'interno ci sono delle lettere d'amore indirizzate ad una certa Esther Durrant, scritte quasi 60 anni prima.

Rachel rimane colpita dell'intensità delle parole contenute in quelle lettere e decide così di mettersi sulle tracce della destinataria per scoprire cosa ne è stato di quell'amore.

Sono capitata su questa lettura grazie ad un GDL. La trama mi aveva subito affascinato molto, amo i romanzi che si sviluppano su diverse linee temporali.

E anche se non sono il mio genere preferito, ogni tanto una storia d'amore è proprio quello che ci vuole!!

Il romanzo si sviluppa attorno a due personaggi principali. Rachel, una ricercatrice scientifica, con nessuna fiducia nell'amore, che ama la solitudine ma che si rivela anche una grande impicciona. Sicuramente un personaggio verso cui non ho provato nessun tipo di empatia, anzi l'ho trovata abbastanza antipatica.

Esther invece è una giovane donna degli anni '50 che a causa di un grave problema di salute si ritrova a vivere lontano dal marito e dal figlio. Una donna che dimostra un'immensa forza, che non si arrende di fronte a nessuna avversità e che è disposta a qualsiasi sacrificio pur di conservare intatto l'amore per suo figlio. Esther ci verrà presentata anche nel presente, come un'anziana ormai stanca di tenere segreti. Purtroppo ho apprezzato la Esther giovane, ma alcune scelte della Esther adulta mi hanno molto deluso.

Ci sono poi altri personaggi secondari, che vengono introdotti come se dovessero rivelarsi cruciali per la storia, ma che poi vengono relegati ai margini e viene concessa loro solo una limitata parte della scena e una frettolosa conclusione nel finale. Questo mi ha infastidito perché l'autrice ci incuriosisce raccontandoci parte delle loro storie ma non le sviluppa mai lasciandoci con l'amaro in bocca.

Ho invece trovato magnifica l'ambientazione, soprattutto l'isola di Embers così selvaggia ma allo stesso tempo meravigliosa.

La trama si rivela abbastanza prevedibile, ma riscontro spesso questa problematica nei romance, quindi non ne sono rimasta infastidita. Anzi non vedevo l'ora di scoprire come tutti i tasselli sarebbero andati a posto. Però avrei voluto un finale più approfondito per quanto riguarda Rachel.

Lo stile è semplice e scorrevole, il libro si legge rapidamente e non ci si annoia mai. Per questo, anche se non ne sono rimasta pienamente conquistata, mi sento di consigliarlo, soprattutto per le persone che hanno bisogno di staccare dalle letture impegnative con qualcosa di più frivolo.

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