La trilogia di Maria Antonietta

- Titolo: La trilogia di Maria Antonietta
- Autore: Juliet Grey
- Editore: Newton Compton
- Pagine: 946
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Questa trilogia racconta l'intera vita di Maria Antonietta d'Austria e Lorena, la celebre ultima regina di Francia, consorte di Luigi XVI. Maria Antonietta, cresce nel lusso più sfrenato della corte imperiale austriaca del XVIII secolo. Ma presto sua madre, la rigida imperatrice Maria Teresa, la obbliga a sposare il Delfino di Francia, il futuro Luigi XVI. Maria Antonietta dovrà quindi lasciare l'Austria e partire per la Francia, divenendo regina a soli 18 anni. A Versailles tutti ne ammirano il portamento e l'incedere leggiadro ma, sotto gli sfarzosi abiti di seta e le vertiginose acconciature, Maria Antonietta è una donna inquieta e fragile come tante altre. Il re è assente e poco incline a soddisfare i desideri della consorte e la giovane regina comincia a condurre una vita spensierate e stravagante. Si circonda di uomini frivoli e senza scrupoli, di cortigiani e dame che la intrattengono e la distraggono e così diventa presto protagonista di scandalosi pettegolezzi.

Questa trilogia attendeva sui miei scaffali da tempi immemori, probabilmente dall'epoca della stessa protagonista :-D
Io non sono una grande amante del genere biografico, perché spesso lo trovo troppo simile ad una lezione di storia e per questo noioso. Ero stata però attratta da questo volume non solo per le recensioni positive ma anche perché è scritto in forma di diario e quindi ho immaginato fosse meno incline alla noia.
Devo dire che infatti ne sono rimasta subito conquistata.
La trilogia è composta da tre volumi:
- Il diario proibito
- Il diario perduto
- Le confessioni segrete
--------DA QUI IN POI LA RECENSIONE PUO' CONTENERE SPOILER (anche se la storia credo la conosciamo ormai tutti quanti)-------
IL DIARIO SEGRETO
Questo primo volume racconta la fanciullezza della piccola Maria Antonietta, all'arrivo a soli 11 anni dell'inaspettato contratto matrimoniale che sua madre, Maria Teresa, ha stipulato con Luigi XV Re di Francia. Maria Antonietta è emozionata ma anche molto preoccupata, ha paura di deludere le aspettative della madre, che sogna quel matrimonio solo per rafforzare l'alleanza tra le due potenze. Negli anni precedenti al matrimonio Maria Antonietta dovrà dedicarsi allo studio della storia, della lingua francese, dell'etichetta di corte e dovrà anche fare numerosi sforzi per modificare i difetti del suo aspetto fisico.
Si sposerà a 14 anni e diventerà Delfina di Francia, purtroppo fin da subito il matrimonio si rivela ricco di problemi e nella corte di Versailles le persone sono piene di segreti, risentimenti ed ipocrisie, adattarsi non sarà per niente facile. Nonostante tutto i due giovani iniziano ad affezionarsi l'un l'altro e a provare un rispetto reciproco, anche se il matrimonio non sembra mai portare alla Francia il tanto desiderato erede.
Il volume si conclude alla morte di Luigi XV e all'ascesa al trono di Luigi XVI e Maria Antonietta, che diventerà regina alla tenera età di 18 anni.
Questa parte della trilogia è sicuramente la più allegra, ricca di descrizioni della vita di corte e delle bizzarre abitudini dei nobili dell'epoca. Lo stile è molto scorrevole e la scrittura semplice rendono la lettura rapida e piacevole. I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto Maria Antonietta che è la voce narrante del libro. E' impossibile non legarsi a lei e non trovare vari gradi di intesa con tutti gli altri personaggi, anche se alcuni si rivelano davvero discutibili in quanto a simpatia. Io ho apprezzato molto anche Luigi XVI, un ragazzo con un carattere chiuso e scostante investito però di immense responsabilità.
In questo primo romanzo è evidente l'immaturità dei due protagonisti che si trovano a dover gestire numerose attività e persone senza rendersi conto che in quell'ambiente ogni minimo dettaglio può scatenare enormi problemi e conflitti. Sicuramente l'età non va paragonata a quella dei giovani d'oggi, sono consapevole che in quell'epoca sposarsi a 14 anni era nella norma e che sicuramente la maturità si raggiungeva molto prima, ma resta il fatto che si è sempre troppo giovani per comprendere tutto della vita. in molti frangenti ho provato immensa tenerezza per Maria Antonietta che si ritrova lontano da casa e completamente sola a dover rendere conto di ogni sua mossa non solo alla folta corte che la circonda ma anche alla madre lontana che la riempie di lettere cariche di rimproveri.
In questo volume non ci sono grossi colpi di scena e la storia prosegue abbastanza tranquillamente, il futuro sembra sorridente e i guai che i due giovani combinano non sono nulla di irreparabile. Risulta quindi essere un romanzo molto leggero e fresco che si legge senza doversi concentrare particolarmente.

IL DIARIO PERDUTO
Nel secondo volume vedremo una Maria Antonietta ormai regina, decisa a far valere il suo potere. Tenterà in ogni modo di convincere il marito a renderla partecipe delle decisioni della corona e a renderla parte integrante dei suoi affari, Luigi XVI non accetterà mai, perché come è di uso in Francia, solamente il Re regna, la Regina non è altro che una bella cornice sullo sfondo. Maria Antonietta si sentirà sempre più prigioniera di una corte spietata che la giudica e crea attorno a lei ogni tipo di pettegolezzo, primo tra tutti lo starno motivo per cui ancora non esista un erede. Anche alla Regina la mancanza della gravidanza, da lei tanto sognata, pesa sempre di più e così per non pensare troppo inizia a darsi ai divertimenti più sfrenati, chiunque non la pensi come lei viene caldamente invitato a lasciare la corte, e sarà rimpiazzato dai nuovi frivoli amici di Maria Antonietta. La Regina non si fa mancare nulla e spende più di quanto è decoroso spendere. Nel frattempo Luigi XVI deve prendere decisioni importanti, deciderà di aiutare gli americani nella guerra con gli inglesi, ritrovandosi ben presto anche in guerra con la stessa Inghilterra. Il popolo inizia ad essere insoddisfatto e ad avere fame, così ben presto iniziano piccole rivolte e i reali vengono sempre più presi di mira e finiscono per diventare il motivo di tutto il malcontento, soprattutto Maria Antonietta che viene vista come una scialacquatrice che non ha a cuore il popolo francese. Il libro termina con lo scoppio della celebre Rivoluzione Francese e la presa della Bastiglia.
Questo è sicuramente il libro che ho apprezzato di meno. Più della metà infatti è dedicato solamente alla vita di corte e alle attività di Maria Antonietta, che pur essendo ormai una regina e una donna adulta mi pare quasi aver subito un'involuzione a bambina viziata. Riesco a comprendere il suo bisogno di ricercare a tutti i costi la felicità ripiegando sulla frivolezza, ma non sono proprio riuscita a non trovarla spesso antipatica. Anche il re non è stato da meno, mi è sembrato un debole incapace non solo di capire i bisogni del suo popolo, ma anche quelli di sua moglie a cui decide di non dire mai di no pur di non dover discutere ed affrontare le cose. In questo volume viene poi a mancare del tutto la spensieratezza, scompare lentamente sommersa da gravi problemi e inizia a sentirsi la presenza incombente della tragedia. Quindi la lettura è sicuramente più pesante non solo per l'atmosfera ma anche per i tratti secondo me noiosi della prima parte del romanzo.

LE CONFESSIONI SEGRETE
Il re e la Regina vengono invitati a trasferire la loro residenza a Parigi, anche se ormai è evidente a tutti che sono diventati dei prigionieri. La situazione peggiora di giorno in giorno e il Re sembra continuare ad avere troppa fiducia nell'amore del popolo ed evita di prendere qualsiasi decisione drastica. I repubblicani iniziano a sgretolarsi in tanti piccoli gruppi, alcuni dei quali decisamente più estremisti. I reali si decideranno finalmente a tentare la fuga, ma giunti quasi alla meta verranno fermati e ricondotti a Parigi. Ormi il popolo non ha più nessun rispetto per loro e li insulta pubblicamente senza vergogna o timore. Maria Antonietta finisce per perdere molti dei suoi affetti, ma finalmente ritrova suo marito e in questi ultimi anni capiranno entrambi di essersi sempre amati molto. La regina è ormai totalmente infelice e depressa, ma lotta con coraggio per non lasciarsi andare in onore dei suoi figli che ama più di qualsiasi cosa al mondo e vuole proteggerli fino al suo ultimo respiro.
Il periodo dell'incarcerazione renderà la famiglia reale più unita che mai, cercheranno in ogni modo di far fronte comune contro il dolore e rifiuteranno qualsiasi tipo di aiuto che minaccia di separarli. Dopo la decapitazione del re, Maria Antonietta dovrà anche vedersi strappare dalle braccia il proprio figlio per sentirlo deriso e picchiato da chi lo vuole educare agli ideali rivoluzionari. Ma ben presto anche lei verrà accusata di tradimento e condotta in carcere, dove passerà gli ultimi giorni della sua vita, tra continue privazioni e umiliazioni. Il suo fisico è ogni giorno più debole e piegato dalle sofferenze, ma lei da vera Asburgo non si arrenderà e non darà mai al suo nemico la soddisfazione di spezzare il suo ego. Maria Antonietta verrà decapitata il 16 ottobre 1793.
Il terzo e ultimo romanzo è ovviamente il più triste ma è anche il più bello. Una vera bomba emotiva. Maria Antonietta è per me più regina in questi ultimi anni che in tutto il resto del suo regno. Soprattutto dimostra di essere una grande donna che ha sì perso di vista momentaneamente la realtà, ma che è pronta a lottare fino alla morte per la sua famiglia. Lei, al contrario di Luigi XVI non è accecata dall'amore per il popolo e capisce che sono solo persone condizionate da chi vuole la loro sconfitta per avere maggior potere. Lei anzi, arriva a disprezzare il popolo che l'ha prima accolta e poi odiata, lo trova un ammasso di persone rozze, sporche e ignoranti e smette di provare la stessa pietà e rispetto che aveva da giovane Delfina.
Gli anni di prigionia sono i più dolorosi da leggere, ci sono davvero molte emozioni contrastanti e non si riesce a fare a meno di sperare che la situazione possa cambiare. Ma la storia è nota e sappiamo bene che Maria Antonietta è destinata a morire sola, allontanata da tutti quelli che aveva davvero amato.
Devo dire che leggere tutte le ingiustizie commesse dai rivoluzionari non è stato facile e ha mitigato un po' il mio rispetto per alcuni concetti storici che mi erano stati insegnati. Capisco gli ideali e i bisogni del popolo, ma credo anche che la troppa violenza non sia mai una buona scelta perché finiranno per farne le spese anche persone innocenti.
Sicuramente Maria Antonietta non è stata una regina semplice, ha avuto tutti i suoi difetti e Luigi XVI si è dimostrato inadatto a governare in altrettanti momenti, ma leggendo le pagine di quello che vuole essere un diario privato di Maria Antonietta non si riesca a fare a meno di affezionarsi a lei e a tutta la sua famiglia. Inoltre non sono solita giudicare, tanto meno la storia, perché non ho vissuto questi fatti e non ho le conoscenze adatta a farlo. Mi limito solamente ad apprezzare un ottimo libro e a consigliare a tutti voi di leggerlo.