La ragazza con l'orecchino di perla

• Titolo: La ragazza con l'orecchino di perla
• Autore: Tracy Chevalier
• Editore: Neri Pozza
• Pagine: 237
• Anno di pubblicazione: 2000
• VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
  

Trama: Siamo in Olanda nel 1664, Griet è la figlia sedicenne di un pittore di piastrelle che ha seguito di un incidente perde la vista, la famiglia finisce così nell'indigenza e decide di mandare Griet a servizio in casa del pittore Vermeer. La ragazza si troverà catapultata in una vita totalmente nuova circondata dall'arte alla quale si appassionerà e finirà per provare un attaccamento anche verso il suo Signore.

Un romanzo del 1999 ormai praticamente letto da ogni lettore del globo eccetto me, naturalmente io devo sempre essere quella bizzarra XD. Avevo visto il film anni fa e a grandi linee ricordavo ancora qualcosa della storia ma mi mancavano parecchi "pezzi" nel mezzo. Inoltre non avevo potuto gustare la prosa dell'autrice, che avevo conosciuto già con "Strane creature", romanzo che mi era piaciuto tanto e che approfitto per consigliare.

Anche questa volta lo stile narrativo è la parte che mi ha conquistato maggiormente, l'autrice ha uno stile ricercato ma non pomposo e riesce perfettamente a ricreare l'immagine dell'epoca e dei luoghi di cui narra.

Il libro inoltre non è suddiviso in capitoli, ma solo in tre macro parti che suddividono la vicenda negli anni in cui si svolge. Questa scelta di non costruire capitoli va a creare un lungo flusso di coscienza attraverso cui Griet ci racconta parte della sua vita, da quando era una semplice ragazza fino a quando diventerà una donna forte ma anche disillusa nei confronti della vita.

La storia è apparentemente molto lenta, sembra quasi che non accada mai nulla, ogni volta che c'è un avvenimento che potrebbe far pensare ad una svolta in realtà tutto si acquieta quasi subito. Ma il romanzo non è assolutamente noioso, è come un fiume calmo che lentamente trasporta il lettore nella vita di Griet, fino al finale non proprio idilliaco che ci si sarebbe augurato per lei.

Griet è una ragazza intelligente e curiosa nata in un'epoca in cui alle donne veniva concesso davvero poco, abituata a vivere nella quiete di una qualunque famiglia povera si troverà catapultata a prestare servizio nella casa di Vermeer un famoso pittore. Fin dal primo incontro si riesce a percepire l'attrazione e la tensione tra i due, così come l'ostilità che la moglie di lui avrà per la povera Griet. Vermeer è però un uomo votato solo alla sua arte e non si preoccuperà mai di nulla se non della perfezione dei suoi quadri, anche se questo finirà per costare molto caro a Griet.

La ragazza dovrà imparare a mentire e a nascondersi per poter accontentare il pittore senza rischiare lavoro e reputazione. Imparerà a celare ogni sua emozione e a nascondere il dolore e la solitudine anche alla sua famiglia.

Una storia sicuramente romantica ma anche intrisa di malinconia che rimane inevitabilmente impressa nel lettore.