La Follia Mazzarino

- Titolo: La follia Mazzarino
- Autore: Michel Bussi
- Editore: Edizioni e/o
- Pagine: 478
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Colin è un ragazzo di sedici anni che è cresciuto con gli zii dopo la morte di entrambi i genitori a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro. Ma Colin sente che tutti intorno a lui gli stanno mentendo, sente che suo padre non è davvero morto. Decide così di approfittare di un campo estivo per tornare sull'isola di Morsey dove è nato ed è vissuto fino alla morte dei genitori. Quell'isola misteriosa nasconde sicuramente la verità che lui tanto desidera. Ma Colin non è l'unico alla ricerca di qualcosa, in molti credono che sull'isola si nasconda un tesoro di inestimabile valore, la cosiddetta "Follia Mazzarino". A Colin non resta altro che tuffarsi in una vera e propria indagine per trovare finalmente delle risposte alle molte domande che lo tormentano da ormai 10 anni.
Questo è il secondo libro che leggo dell'autore, il primo, "Tutto ciò che è sulla terra morirà" mi aveva conquistato, mi ricordo che lo avevo divorato in pochissimi giorni, assorbita totalmente dall'avventura.
Questa volta invece ho faticato un po' a calarmi totalmente nella storia.
Il romanzo infatti per le prime duecento pagine è abbastanza lento e non si capisce dove l'autore voglia andare a parare, l'alternarsi dei punti di vista ad ogni capitolo mi ha confuso ancora di più. Ma poi dalla seconda metà finalmente il ritmo aumenta e la vicenda diventa via via più incalzante.
Ho faticato anche ad entrare in sintonia con Colin forse perché è un ragazzino, ma anche perché è un ragazzo confuso che fa fatica a prendere una decisione a ragionare con la sua testa. Sicuramente il passato ha creato non pochi traumi che gli rendono difficile comprendere molte cose, ma mi sarei aspettata da lui un'intuitività maggiore. Ho adorato invece Armand e Madi, i suoi compagni di avventura, anzi disavventura!
Simon è stato invece interessante da scoprire, inizialmente sembrava un presuntuoso pieno di sé, si è invece rivelato un ragazzo determinato e molto intelligente che decide di rischiare tutto pur di seguire il suo istinto, che si rivelerà fondamentale.
Nonostante questi piccoli difetti però la lettura è stata piacevole. Il romanzo è più vecchio del primo che ho letto dell'autore, ma lo stile non è cambiato con il tempo, e meno male aggiungerei, perché Bussi ha davvero uno stile unico. Mi intriga sempre il suo modo si raccontare la storia inserendo pian piano dei tasselli del puzzle che spetta al lettore riuscire a riordinare prima delle rivelazioni finali. E questa volta devo dire che alcune mie intuizioni si sono rivelate esatte (strano XD)
Peccato davvero per quell'inizio un po' lento e dispersivo perché altrimenti il voto massimo non gliel'avrebbe tolto nessuno! Sicuramente leggerò altro di Bussi perché non voglio smettere di scoprire quali altre trame intricate ha saputo costruire.