La donna di ghiaccio

- Titolo: La donna di ghiaccio
- Autore: Robert Bryndza
- Editore: Newton Compton
- Pagine: 374
- Prezzo di copertina: 9.90 €
- VOTO: 🍵🍵🍵/5
Trama: Un ragazzo scopre il cadavere congelato si una ragazza in un parco di Londra. La ragazza è la figlia di un uomo illustre e viene quindi incaricata del caso la Detective Erika Foster. La vittima sembra la classica ragazza ricca e perfetta, con una vita felice e senza segreti, ma man mano che la Detective e la sua squadra indagano alcune ombre sembrano allungarsi sulla vita patinata della vittima. Inoltre l'omicidio sembra troppo simile alla morte di tre prostitute avvenuta tempo prima.

Questo thriller giaceva sullo scaffale della mia libreria da tempo immemore, finalmente, complici le gelide giornate invernali, mi è sembrato il momento giusto per leggerlo.
E' il primo romanzo di una serie con protagonista la Detective Erika Foster. Solitamente sono un pochino prevenuta verso i thriller in cui il Detective è una donna, perché troppo spesso cadono negli stereotipi, soprattutto in quello della donna potente che tutti sottovalutano e che si porta dietro una vita di sconfitte in continua lotta per dimostrare quanto vale. Anche se Foster non è sicuramente una donna dalla vita semplice a causa del suo passato, è un personaggio originale e ben costruito, una persona che sa quanto vale e che non ha paura di ricordarlo a tutti.
La trama del caso è sicuramente costruita molto bene, infatti la scoperta del colpevole per me è stato un bel colpo di scena. Come al solito avevo creato la mia personale lista di sospetti e devo dire che il vero colpevole non l'avevo preso minimamente in considerazione. Anche perché l'autore è molto bravo a confondere le acque pur rivelando parecchi piccoli dettagli che però appunto appaiono totalmente irrilevanti finché non ci viene svelato come metterli insieme.
La storia però non mi ha convinto totalmente, a mio avviso ci sono state delle piccole forzature e dei dettagli poco credibili. Questo però pur abbassando il mio voto complessivo non fa passare l'idea di provare a proseguire con la serie. Anche perché spesso, soprattutto nei thriller, il primo libro serve anche un po' come introduzione al personaggio che poi ci si aspetta che cresca o muti nei capitoli successivi. Forse non correrò a comprare subito il seguito, ma sicuramente con calma proverò a leggerlo.
L'ambientazione londinese in pieno inverno invece mi è piaciuta molto perché è stata descritta in modo non troppo pignolo ma nemmeno approssimativo e ne risulta quindi un'ottima cornice alla trama che aiuta a creare atmosfera nella storia.