La danza dei tulipani

20.04.2022
  • Titolo: La danza dei tulipani
  • Autore: Ibon Martin
  • Editore: Piemme
  • Pagine: 487
  • VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5

Trama: Sembra un giorno qualsiasi per Santi, un macchinista che guida il treno della linea di Urdaibai, finchè sui binari non vede sua moglie legata ad una sedia e con un tulipano in mano, tentare una frenata è comunque ormai inutile e la donna viene investita dal treno. La polizia accorre sul posto, ma presto un altro brutale omicidio verrà commesso in città. Ane Cestero viene messa a capo di un'unità speciale per occuparsi di questi delitti, nella sua squadra ci sarà anche Julia Lizardi, per le due donne questo assassino sarà una sfida dura da combattere.

Devo confessare che la letteratura spagnola non è tra le mie preferite, se cerco un thriller solitamente mi oriento verso autori americani o nordici, ma questo romanzo mi aveva attirato per i tulipani usati come firma del carnefice; i tulipani sono da sempre i miei fiori preferiti e quindi non potevo non farmi tentare da questa lettura.

Ho iniziato il libro con ben poche aspettative, ma in breve si è rivelato uno dei migliori thriller letti quest'anno. Non ho potuto dare il voto pieno di 5 tazzine su 5 solo per dei piccolissimi dettagli quali le parole in lingua basca davvero impossibili da pronunciare e da ricordare e alcuni passaggi nella prima parte che rallentano molto la lettura, anche se poi nel complesso della storia tornano decisamente utili.

Credo che l'autore abbia anche scelto di dare molto spazio alla vita personale dei protagonisti in vista di un secondo volume con gli stessi investigatori e quindi tutto sommato questo aspetto non va ad influire troppo negativamente sulla lettura.

La cosa che ho trovato favolosa, anche più della costruzione del caso, è l'ambientazione. L'autore è riuscito a trasmettere attraverso le descrizioni dell'ambiente circostante tutte le emozioni del romanzo. Solo in un altro libro (Trilogia dell'isola di Lewis) mi è capitato di leggere descrizioni così belle del mare in autunno, con la sua forza brutale e allo stesso tempo il suo fascino che trasmette pace e tranquillità.

L'ambiente si ripiega perfettamente sulla trama conferendole spessore e maggiore incisività.

Ma anche il caso non è niente male, il serial killer è ben costruito e svelare il suo volto è abbastanza complesso, anche se non impossibile prestando la giusta attenzione agli indizi. L'aspetto interessante è la motivazione che ha spinto questa persona a trasformarsi lentamente in un assassino, scopriremo la sua vita attraverso diversi flashback intercalati alla trama e anche grazie ad alcuni brevi capitoli ambientati nel presente dedicati ai suoi pensieri.

La squadra di polizia a cui viene affidato il caso è composta da un gruppo abbastanza eterogeneo e credibile, ma inevitabilmente sono Ane e Julia ad avere la luce dei riflettori puntata su di sé, due donne molto diverse ma entrambe forti e decise. Julia mi è stata più simpatica perché più matura e riflessiva, mentre Ane, anche per la sua giovane età si dimostra decisamente più dirompente e facile agli scatti d'ira e all'impulsività.

Un romanzo che consiglio assolutamente. Anche perché mi ha permesso di conoscere un luogo nel mondo che ancora non avevo mai incontrato nei romanzi.

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