Jezabel

- Titolo: Jezabel
- Autore: Irene Nemirovsky
- Editore: Einaudi
- Pagine: 194
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Gladys Eysenach si trova in un'aula di tribunale accusata di omicidio. Ha confessato di aver ucciso un giovane ragazzo. Ma quali sono davvero le motivazioni che si celano dietro al terribile gesto di Gladys e quali sono i segreti che fa di tutto per nascondere? Tutto verrà svelato ripercorrendo la vita di Gladys da quando era ragazza fino al giorno della tragedia che l'ha portata a compiere il folle gesto.

-----SPOILER ALERT-----
Con questo breve romanzo faccio finalmente l'incontro di un'autrice che desideravo conoscere da moltissimo tempo. Avrei voluto approcciarmi a lei con Suite francese che giace in eterna attesa nella mia libreria, ma devo dire iniziare da un romanzo più corto mi ha dato la conferma che con lei potrò sempre trovare grandi soddisfazioni.
Lo stile narrativo è molto semplice, quasi scarno, con frasi dirette, spesso brevi e senza fronzoli. Ma l'autrice ha una capacità unica di gettare il lettore all'interno della storia. Ho trovato superbe le emozioni e le atmosfere che sono trapelate da ogni pagina di questo libro. Per quanto il mio parere sull'intera vicenda non sia decisamente a favore di Gladys, la Nemirovsky è stata così brava a creare questo personaggio che sembra di conoscere Gladys da sempre e non si riesce a fare a meno di provare anche un po' di pena per lei.
Il romanzo è principalmente ambientato tra Parigi, dove si svolge il processo e l'ultima parte della storia di Gladys, e Antibes un'elegante località costiera. La vita di Gladys non è certo quella che si potrebbe definire difficile, è una donna bellissima e molto ricca che più di ogni alta cosa al mondo desidera sentirsi adorata. La storia si svolge all'inizio del Novecento, anche la prima Guerra Mondiale andrà a fare da sfondo per un tratto alla vita di Gladys, ma in quegli anni per una donna bella e senza problemi economici sentirsi amata e desiderata non era di certo difficile, bastava circondarsi continuamente di persone, partecipare ad ogni tipo di festa e rendersi indimenticabile agli occhi degli altri. In questo Gladys è bravissima, sa perfettamente come valorizzarsi e sa giocare con le innumerevoli armi di seduzione di cui dispone una donna. Incontrerà diversi tipi di uomini e alcuni di essi arriverà anche ad amarli, avrà una figlia, e folta cerchia di corteggiatori. Ma non sarà mai contenta. Gladys si ritroverà sempre a combattere contro il suo peggior nemico, il trascorrere del tempo, che inesorabile cala su ognuno di noi portandoci via la freschezza della gioventù.
Fino a quando, dopo l'incontro con Bernard Martin, non cadrà in preda alla disperazione, rendendosi conto che ormai il suo ruolo di prima donna viene continuamente scalzato da ragazze più giovani e fresche.
Sono proprio la disperazione e l'affannosa ricerca della giovinezza il fulcro di questa storia. Una storia intrisa di tristezza, malinconia e risentimento. Sicuramente non posso, sia per come sono fatta io, sia per i tempi in cui vivo, provare empatia per i pensieri di Gladys. Non riesco in nessun modo a vederla come una vittima, anzi credo che sia una donna che ha perso totalmente la giusta prospettiva delle cose trascinando nel baratro altre persone, che sono davvero le vittime. Eppure nonostante ciò Gladys non è un personaggio che si riesce ad odiare, perché si percepisce chiaramente tutto il suo dolore, tutta la sua ferma convinzione sulle cose in cui crede e sulle azioni che si trova a compiere. Nel finale capirà di aver commesso degli errori tremendi, ma sarà ormai troppo tardi per poter chiedere aiuto e tutte le menzogne su cui aveva costruito la sua vita dovranno rimanere nascoste per conservare, seppur in minima parte, almeno un alone di dignità e umanità.
Ho trovato questo libro bellissimo, ma anche tremendamente triste perché rivela quanto in basso possa cadere una persona pur di non confessare una verità che ritiene dannosa, ma che in realtà forse l'avrebbe aiutata a vivere la vita con maggior serenità.
Assolutamente consigliato!!