Il Po in noir

07.07.2020
  • Titolo: Il Po in noir
  • Autore: Autori Vari
  • Editore: Edizioni del Capricorno
  • Pagine: 174
  • VOTO: 🍵🍵🍵/5

Trama: il libro è composto da 5 racconti, tutti in puro stile noir. Le vicende narrate sono di fantasia, ma partono da casi di cronaca e da lì muovono, fondendo elementi della realtà con evoluzioni letterarie. Gli autori di Torino hanno scandagliato il fiume a partire dalla sua sorgente, oltre a rovistare fra le equivoche vicende cittadine, e si sono spinti fin oltre la città, a nord, a ovest, per seguire piste nere, torbide. Certi che il fiume, questo fiume, unisce in maniera mirabile il reale e l'immaginario.


I racconti sono:

  1. La pienza
  2. Italia 61 
  3. Cani infernali 
  4. Tomba senza nome
  5. Dove nasce il fiume

Non leggo spesso raccolte di racconti, diciamo che preferisco tuffarmi nelle corpose storie dei romanzi.

Questo piccolo libro però è stata una lettura avvincente. I racconti per quanto brevi sono ben sviluppati e diventano subito intriganti. I personaggi vengono delineati brevemente, ma questo basta a rendere chiara l'idea dei loro caratteri e delle loro emozioni.

Naturalmente ci sono stati racconti che mi sono piaciuti molto e altri meno. Ma insieme riescono a creare un libro interessante e per nulla noioso.

I diversi autori hanno preso spunto da fatti di cronaca realmente accaduti nel corso degli anni lungo il percorso del grande fiume Po. Infatti ogni racconto è introdotto dalla descrizione dell'avvenimento reale, al quale poi gli scrittori si ricollegano in modi differenti, alcuni solo marginalmente, mentre altri tuffandocisi dentro.

Il mio preferito è sicuramente "Una tomba senza nome" in cui un uomo tornato per una funzione funebre al paese di infanzia si interroga sugli ospiti di una triste e abbandonata tomba senza nome. La storia è interessante e mi ha fatto fare un tuffo nel passato, in un'epoca che mi ha sempre affascinato, la fine della Seconda Guerra Mondiale e la liberazione dell'Italia. Il racconto è ricco di tristezza e malinconia. Ci mostra una storia fatta di ignoranza, vigliaccheria e giustizia sommaria, che porterà molto dolore anche negli anni successivi alla sua conclusione.

Ho invece apprezzato meno "Dove nasce il fiume", narra le vicende di un alpinista trovato morto sul Monviso, apparentemente per una caduta, ma due carabinieri sospettano che dietro a quella morte ci sia qualcosa di più.

Il racconto l'ho trovato poco avvincente e narrato in maniera un pochino superficiale, infatti sul finale per me sono rimasti aperti troppi interrogativi. Quasi come se gli autori volessero affidarci il compito di decidere noi quale fosse la verità sull'intera vicenda.

A questo punto vorrete capire se ve lo consiglio oppure no...

Sicuramente sì, soprattutto se amate il genere noir e se siete Piemontesi, perché potrete vivere davvero i luoghi dei racconti senza dovervi limitare ad immaginarli.

© 2020 Libri, ansia e una tazza di tè
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia