Il guardiano invisibile

31.08.2021
  • Titolo: Il guardiano invisibile
  • Autore: Dolores Redondo
  • Editore: Tea
  • Pagine: 393
  • VOTO: 🍵🍵🍵/5

Trama: Amaia Salazar è una poliziotta molto capace, ha un istinto infallibile. La sua vita è felice, ha un lavoro che adora e un marito che la ama. Ma un giorno viene richiamata nel suo paese d'origine a causa di una serie di delitti brutali che coinvolgono delle ragazzine.

Amaia dovrà lottare non solo con uno spietato serial killer, ma anche con i fantasmi del passato che sembrano non volerla lasciare in pace.

Ho scoperto questo romanzo grazie ad un consiglio ricevuto in una challenge, devo dire che le mie aspettative erano abbastanza alte, sia per i pareri positivi trovati on-line sia perché copertina e trama mi intrigavano molto.

Purtroppo le mie aspettative hanno dovuto ridimensionarsi, ma nonostante alcune cose che personalmente non mi sono piaciute la lettura di questo libro resta comunque un'esperienza piacevole.

Amaia Salazar è una protagonista molto interessante, caratterizzata benissimo. L'autrice ci mostra sia luci che ombre di una donna all'apparenza molto forte ma che nasconde anche tanto dolore e malinconia. Conosceremo lentamente anche l'infanzia di Amaia e le esperienze terribili che l'hanno caratterizzata. Questo aspetto non si è rivelato solo molto interessante, ma mi ha decisamente fatto provare molta empatia per la protagonista. I personaggi che ruotano intorno a lei, colleghi e famiglia, invece li avrei voluti conoscere un po' meglio, soprattutto i colleghi.

L'ambientazione è molto interessante, un paesino sperso nel nulla, uno di quei tipici villaggi in cui tutti si conoscono e in cui è facile trovare vecchi rancori. Il posto è circondato da boschi e montagne che rendono la storia più avvincente perché regalano un'atmosfera claustrofobica che va ad accrescere la tensione durante la lettura. Una componente che a mio parere ha reso il ritmo del romanzo più intenso è stata anche la mitologia/credenza popolare, incontriamo infatti molti "personaggi" della mitologia locale e le leggende che narrano della presenza di questi esseri mitologici che sembrano avere una parte attiva all'interno della vicenda.

Il ritmo narrativo invece non mi ha catturato, in alcuni momenti ho fatto davvero fatica a proseguire, ovviamente questo è un parere personale probabilmente dovuto anche al momento in cui mi sono dedicata alla lettura del romanzo, resta però il fatto che in certi punti l'ho davvero trovato lento e poco avvincente. Non è stato uno di quei thriller che mi costringeva a notti insonni pur di andare avanti con la lettura.

Inoltre circa a metà del libro non ho avuto grosse difficoltà a capire chi fosse il killer, anche se poi la storia si ingarbuglia e cerca di nascondere eventuali indizi quella sensazione di aver già capito il colpevole non mi ha abbandonato. E' comunque interessante scoprire come si arriva alla soluzione del caso però io preferisco i thriller in cui fino all'ultima pagina l'assassino resta un mistero, quei libri che mi costringono a far lavorare parecchio la mente per cercare di indagare in parallelo con i protagonisti.

Il finale potrebbe essere tranquillamente considerato un finale aperto, perché vengono rivelate quelle che per me sono due importanti novità, ho scoperto infatti che questo romanzo è il primo di una trilogia. Credo quindi che il mistero che compare nel finale verrà rivelato nei prossimi romanzi. 

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