Il falco delle nevi

- Titolo: Il falco delle nevi
- Autore: Stuart Harrison
- Editore: Piemme Pocket
- Pagine: 384
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Un uomo con un passato burrascoso si trasferisce in un paesino sperduto tra i boschi canadesi, qui incontrerà un bambino diventato muto a causa di un tremendo shock, e un girifalco ferito da un bracconiere.
Le vite di questi tre personaggi si intrecciano e ognuno di loro si rivelerà utile per aiutare l'altro a superare gli ostacoli dell'esistenza. Il falco diventerà il fulcro del rapporto fra uomo e bambino aiutandoli a risanare le vecchie ferite.

La storia è ambientata in uno dei miei luoghi dei sogni, adoro il Canada e in questo libro i paesaggi sono descritti in modo molto evocativo, si percepisce l'odore delle conifere, il rumore della neve che si scioglie e il freddo pungente dell'inverno.
I personaggi sono molto interessanti e ben descritti attraverso le loro ferite e i loro timori. Micheal è un uomo tormentato che dopo un crollo emotivo ha commesso un errore che sembra doverlo condannare per sempre. Nessuno è disposto a fare amicizia con lui, e l'autore ci descrive molto bene l'atteggiamento degli abitanti del paese, ostili e ipocriti. Micheal capisce però che non ha bisogno del perdono degli altri, ma deve essere lui il primo a perdonare sé stesso.
Un viaggio introspettivo e di crescita personale che il protagonista vive attraverso il suo percorso di rieducazione di Cully, il girifalco.
Il falco si rivelerà anche la chiave di accesso alla mente e al cuore del bambino, che imparerà ad accettare la tragica morte del padre e tornerà lentamente alla vita di un tempo.
Ho amato moltissimo la parte dedicata a Cully, alla sua cura e alla dura rieducazione alla caccia e quindi alla possibilità di tornare verso la libertà.
La libertà è il nodo centrale del romanzo, perché anche se in modo differente ogni personaggio cerca di ritrovare la libertà. Anche i personaggi secondari sono alla ricerca di questo, alcuni agendo in maniera sbagliata e diventando quindi gli antagonisti della storia.
Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole, nonostante ciò l'autore ci fornisce parecchie nozioni interessanti sul mondo dei rapaci, questo per gli amanti degli animali, come me, conferisce al libro quel qualcosa in più. E dimostra il lavoro di ricerca compiuto dall'autore.
Un romanzo che mi ha conquistato, regalandomi molte emozioni e qualche lacrima. Voglio davvero consigliarlo a tutti perché è ricco di "ingredienti" narrativi, c'è l'amore, l'avventura, la crescita personale, la rabbia, la decadenza e la rinascita.
Un libro che trovo ideale per questo periodo così particolare che tutti noi stiamo vivendo, anche se devo ammettere, che questo libro letto in inverno, in una giornata di neve, deve avere un sapore ancora più bello.