Il collezionista di quadri perduti

• Titolo: Il collezionista di quadri perduti
• Autore: Fabio Delizzos
• Editore: Newton Compton
• Pagine: 378
• VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
  

Trama: Siamo a Roma nel 1555, durante il conclave per eleggere un nuovo Papa. Raphael Dardo con il suo amico Ariel Colorni è un mercante d'arte al soldo di Cosimo de' Medici. Deve cercare di trafugare delle opere d'arte che l'Inquisizione ha giudicato eretiche e portarle in salvo dal suo Signore. Una sera mentre torna da uno dei suoi giri assiste ad una scena macabra, il corpo di una ragazza viene ripescato dal Tevere. Il Sant'Uffizio è convinto che la ragazza, celebre modella, fosse stata anche dipinta da un pittore che tutti cercano disperatamente, ma che è impossibile da trovare, l'Anonimo. I quadri di questo pittore sono così realistici e suggestivi che vengono considerate opere del demonio stesso. Anche Dardo finirà per cercare di scovare il pittore maledetto finendo immischiato in una situazione molto più pericolosa e complicata del previsto.

Nella mia fase giovanile ho attraversato un periodo di pura ossessione per i romanzi storici e più precisamente per i thriller storici, poi con gli anni questo genere era finito un po' nel dimenticatoio. Mi sono però ritrovata con questo bel volumetto in libreria, che aspettava di essere letto probabilmente dal 1555! Ho deciso così di rituffarmi in un genere che avevo tanto amato.

Devo ammettere che all'inizio ho fatto un pochino di fatica a trovare il ritmo e ad immergermi nello scenario storico, anche perché confesso di avere solo un'infarinatura base di quella parte di storia. I personaggi fin da subito sono abbastanza e si alternano nei vari capitoli, quindi si rischia facilmente di perdere il filo se non si è abbastanza attenti (e leggere un libro di questo tipo in piena sessione esami non aiuta di certo!!).

Poi però la storia ha finito per travolgermi e dopo essermi trascinata le prime cento pagine per giorni, le ultime duecento le ho finite in un pomeriggio. La trama è sicuramente molto fitta, ricca non soltanto di personaggi e avvenimenti ma anche di ambientazioni. La Roma dell'epoca ci viene descritta accuratamente attraverso diversi scorci delle vie della città. L'autore arricchisce ogni scena con molti dettagli, questo mi ha permesso di immergermi totalmente nel romanzo e mi ha dato l'idea di essere quasi parte della scena.

Il personaggio di Raphael Dardo è molto interessante, viene costruito molto bene e arricchito con una storia di vita molto dettagliata. Però devo ammettere che io sono rimasta decisamente più affascinata da Ariel Colorni, che è decisamente meno approfondito come personaggio, ma lo trovo normale e giusto essendo lui un personaggio secondario, però è un alchimista! E mi dispiace ma l'alchimista ha decisamente molto più fascino del mercante d'arte.

Il caso della modella morta tende a passare quasi subito in secondo piano, perché tutta l'azione viene concentrata sull'Anonimo, chi è davvero e come fa a produrre quadri del genere? Eppure ovviamente le due vicende sono strettamente correlate e dietro ad esse si cela ben più di un segreto. Raphael si trova dover dipanare una matassa davvero molto intricata. Capire chi è amico e chi nemico è davvero difficile. Io confesso che ho avuto davvero molte ipotesi, ma solo alcune si sono rivelate correte, e in ogni caso non ero riuscita davvero a prevedere la svolta che il romanzo avrebbe preso sul finale. Un finale assolutamente inaspettato e ricco di colpi di scena, le ultime 70/80 pagine sono davvero adrenaliniche, perché non si sa più di chi sospettare e soprattutto non si riesce ad immaginare cosa si inventerà Dardo per cavarsi dai guai. Sicuramente avrei voluto una conclusione molto diversa per alcuni personaggi però riesco a capire la scelta dell'autore che ha voluto farci davvero comprendere come andavano le cose all'epoca e che ha, secondo me, optato per tenersi qualche porta aperta per i libri successivi, ma questo lo scoprirò solo leggendoli!