Il codice Rebecca

18.10.2022
  • Titolo: Il codice Rebecca
  • Autore: Ken Follett
  • Editore: Mondadori
  • Pagine: 360
  • VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5

Trama: Estate del 1942 in Nord Africa. Rommel avanza senza tregua schiacciando le truppe britanniche, sembra imbattibile. La sua arma segreta è Alex Wolff, una spia che deve rubare i piani strategigci dell'esercito inglese e trasmetterli via radio a Rommel, utilizzando un codice segreto la cui chiave è nascosta tra le pagine del celebre romanzo Rebecca di Daphne Du Maurier. L'unico che può sconfiggerlo è il maggiore Vandam dell'esercito inglese, che deve fare di tutto per trovare la spia e il codice per impedirgli di trasmettere ancora i segreti militari.

Un altro Follett si aggiunge alla sempre più alta pila dei suoi romanzi letti. E' uno dei miei autori preferiti, uno di quelli con cui mi sento al sicuro, come avvolta in una calda coperta. Qualsiasi sia la trama so sempre che la sua penna non mi deluderà. Anche se questo non è tra i miei romanzi preferiti non mi sono per nulla annoiata durante la lettura.

Follett ha uno stile scorrevole ma ricco di dettagli, riesce a farti entrare perfettamente nella scena e a farti provare la stessa tensione che provano i protagonisti. Il Nord Africa con i suoi deserti, il caldo afoso, le città caotiche e le usanze popolari formano una cornice perfetta per la storia dei vari personaggi. E ogni volta approfondisce una pagina storica sempre molto interessante. Come sempre Follett dimostra di aver fatto un accurato lavoro di ricerca per scovare ogni piccolo dettaglio del periodo storico, non solo per quanto riguarda i fatti di guerra, ma anche per il lato più "quotidiano" della vita dell'epoca.

I personaggi sono ben costruiti, anche se questa volta ha peccato un po' aggiungendo a mio avviso qualche stereotipo di troppo, ma lo perdono come sempre! Vandam è un personaggio affascinante perché non è assolutamente il militare tutto d'un pezzo che ci si potrebbe immaginare, il suo passato è segnato da un evento doloroso che lo porta ad affogare la sua mente nel gin e che lo ha reso terribilmente calmo e poco emotivo, ciò potrebbe sembrare positivo se si tratta di un militare, ma chi lo circonda fa fatica a comprendere davvero i suoi sentimenti e questo rischia di farlo allontanare da chi conta davvero. Anche Wolff è un ottimo antagonista perché la sua crudeltà fuoriesce a poco a poco e inizialmente, nonostante le sue intenzioni siano note, è quasi impossibile detestarlo. Nonostante i suoi lati negativi rimane comunque una figura molto carismatica e affascinante. E' un uomo che ha subito due influenze culturali molto diverse, di nazionalità tedesca è stato adottato dal patrigno egiziano e ha passato parte della sua vita a Il Cairo, o vagando nel deserto con i suoi parenti nomadi, acquisendo tenacia, pazienza e fede cieca in quello in cui crede. Il duello tra i due è adrenalinico grazie anche all'alternanza dei capitoli con diversi punti di vista, i due di sfiorano e arrivano un soffio l'uno dall'altro molte volte senza nemmeno rendersene conto. Ognuno di loro ha una mente brillante ed è capace di ideare ottimi piani che spesso e volentieri vengono però distrutti dall'altro che riesce a prevedere le possibili mosse del suo nemico.

Una storia sicuramente ricca di emozioni e colpi di scena che trascina il lettore pagina dopo pagina. Un libro che mi conferma ancora una volta quanto questo sia proprio l'autore che fa per me.

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