Il baco da seta

- Titolo: Il baco da seta
- Autore: Robert Galbraith
- Editore: Tea
- Pagine: 555
- Prezzo di copertina: 5.00 €
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Cormoran Strike grazie al successo del caso di Lula Landry gode ormai di una discreta fama come investigatore privato e i suoi affari sembrano finalmente andare nel verso giusto. Un giorno però si presenta nel suo studio una donna eccentrica la quale lo assume per scoprire che fine abbia fatto il marito scomparso. Il marito è Owen Quine uno scrittore, che da giorni non si fa né vedere né sentire e che è scomparso portandosi dietro il suo ultimo misterioso manoscritto, un romanzo che se pubblicato causerebbe non pochi problemi a vari personaggi celebri del mondo dell'editoria. Il libro contiene infatti dei ritratti tremendi di varie persone famose. Cosa si nasconde davvero dietro alla scomparsa dello scrittore?

Il baco da seta è il secondo volume della serie con protagonista Cormoran Strike scritta dalla celebre J. K. Rowling usando lo pseudonimo di Robert Galbraith. Questo secondo volume devo dire che mi è piaciuto più del primo per svariati aspetti. Lo stile di scrittura resta pressoché identico, una prosa scorrevole e semplice che mi ha trascinato facilmente tra le varie pagine del libro.
I personaggi invece sono decisamente più costruiti, finalmente anche il lato emotivo di Cormoran acquista più tridimensionalità e riusciamo anche ad approfondire alcuni piccoli aspetti della sua vita privata. Anche il ruolo di Robin diventa più incisivo, ormai è sempre più chiaro che non sarà una semplice segretaria ma che è destinata a diventare il braccio destro di Cormoran, e speriamo solo quello perché per quanto provi antipatia per il fidanzato, come coppia li vedo davvero molto mal assortiti. Ci sono moltissimi altri personaggi temporanei che compaiono nella storia ma pochi di loro mi hanno conquistato, devo dire che per quanto ben costruiti li ho trovati tutti molto fastidiosi, compresa la moglie di Owen Quine, forse l'unica che si salva e solo la figlia Orlando che ha un ruolo davvero marginale però.
La trama infine l'ho trovata molto più intrigante del primo romanzo. Il manoscritto di Quine infatti darà vita ad una miriade di piste da seguire e segreti da scoprire. Ho trovato la storia più ricca di note cupe e macabre e devo dire che anche senza volerlo l'ho letto proprio nel periodo dell'anno più indicato.
L'ambientazione è sempre la stessa, Londra nella gelida morsa dell'inverno, un inverno che regala non poche difficoltà a Cormoran che deve ancora imparare a destreggiarsi con i suoi problemi a deambulare dovuti all'arto mancante, ecco forse alcune tirate sui suoi problemi fisici le avrei volentieri evitate, anche se mi rendo conto che forse sono state scritte per rendere più credibile il personaggio e anche per renderlo più simpatico facendoci comprendere che tutto il suo essere "orso" ha delle motivazioni di fondo molto valide.
Questa serie mi sta riservando ore di lettura piacevoli e non vedo l'ora di proseguirla, perché in entrambe le storie ho trovato il giusto equilibri tra elementi thriller ed elementi più "leggeri" ascrivibili forse di più al genere giallo. Adoro l'atmosfera cupa e fredda della capitale inglese, che sembra celare sempre diversi segreti. Mi piace che la scelta della dinamica del caso da risolvere non sia mai banale e che il lettore venga lasciato "al buio" per gran parte della lettura, rendendolo affamato di indizi che seppur presenti sono ben mimetizzati e difficili da scovare. Insomma una serie ed un protagonista davvero divertenti.