I sette quadranti

- Titolo: I sette quadranti
- Autore: Agatha Christie
- Editore: Mondadori
- Pagine: 230
- Prezzo di copertina: 11.50 €
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Gerald Wade è a tutti gli effetti un dormiglione, si sveglia sempre tardissimo e così i suoi amici decidono di fargli uno scherzo e gli nascondono otto sveglie sotto il letto. I ragazzi sono ospiti in un'aristocratica dimora di campagna inglese, ma al mattino lo scherzo si tramuta in tragedia e i ragazzi vengono loro malgrado coinvolti in una drammatica avventura. La protagonista, Eileen Brent si butta a capofitto nell'indagine senza il minimo timore anche se scoprirà presto che la faccenda coinvolge i servizi segreti e una strana organizzazione.

Un altro romanzo di Agatha Christie senza Poirot o Miss Marple come protagonisti, ma tra quelli che ho letto finora devo dire che questo è quello che mi ha coinvolto meno.
La storia inizia in una dimora di campagna con lo scherzo che i ragazzi decidono di fare al loro amico Wade, ma una volta che la tragedia si è consumata, la scena fa un balzo in avanti per poter introdurre nella storia la figura di Eileen Brent. Questo cambio di scena mi ha inizialmente destabilizzato perché ho faticato molto a comprendere il lasso temporale che intercorre tra questi due avvenimenti.
Inoltre a dare inizio alla vera e propria indagine di Eileen è un altro fatto fortuito che accade, a mio parere quasi forzatamente, inserendosi poco armoniosamente all'interno della trama.
Come nella scorsa lettura, anche sta volta, i protagonisti entrano a contatto con una misteriosa organizzazione. Questa volta però la "setta" è decisamente più affascinante che ne "L'uomo vestito di marrone" e devo dire che ho faticato molto a capire le loro intenzioni, ma soprattutto sono rimasta sorpresa quando è stato svelato il capo, decisamente una figura che non mi sarei mai aspettata.
Nonostante alcuni miei attriti con la trama non posso certo muovere grosse critiche a questo romanzo, che come tutti gli altri dell'autrice, si rivela trascinante e scorrevole da leggere. inoltre la Christie inserisce sempre quel pizzico di ironia che apprezzo sempre moltissimo, alcuni personaggi marginali mi hanno davvero fatto ridere di gusto.
Per questo ovviamente mi sento di consigliare il romanzo, ma non essendo a mio avviso uno dei migliori, non lo consiglierei come prima lettura.