Guerra e pace

- Titolo: Guerra e pace
- Autore: Lev Tolstoj
- Editore: Mondadori
- Pagine: 1334
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
Fare la recensione di un classico di tale portata è davvero un'impresa difficile. Guerra e Pace è da sempre considerato uno dei capisaldi della letteratura russa e una delle due opere più rappresentativa dell'autore, insieme ad Anna Karenina.
Guerra e pace è uno di quei classici che fa paura, la sua mole considerevole e il soggetto dell'opera spaventano praticamente sempre anche il lettore più coraggioso, ma ogni lettore prima o poi nella vita ha provato l'insano desiderio di volerlo leggere :-D
Io erano anni che sognavo di tentare quest'ardua impresa ma, appunto, non ne avevo mai avuto il coraggio. Per fortuna quest'anno ho partecipato ad un GDL interamente incentrato sulla letteratura russa e ho quindi potuto leggere quest'opera in compagnia di altri coraggiosi lettori (o folli a seconda dell'opinione), la cosa positiva è che abbiamo fatto durare la lettura alcuni mesi, affrontando il tomo a tappe e discutendo poi di volta in volta le varie tappe. Questo ha aiutato davvero molto perché ci si poteva confrontare e ancor più spesso incoraggiare.
La trama credo la conoscano un po' tutti, Tolstoj affronta il periodo storico delle campagne napoleoniche in Russia. Non è assolutamente necessario essere storici esperti di questo periodo per poter affrontare la lettura, io ho la semplice infarinatura data dalle scuole superiori e non ho avuto problemi, anche perché Tolstoj vi spiegherà passo a passo ogni istante che ha fatto la storia. Detto fra noi, ve lo spiegherà fin troppo spesso e fin troppo nei particolari. :-D
Per me Guerra e Pace è una sorta di ibrido fra un romanzo storico (lo era già al tempo della pubblicazione visto che è stato pubblicato anni dopo la fine del dominio di Napoleone) e un saggio sulla storia e sull'interpretazione che fanno gli storici degli avvenimenti culminanti di un'epoca. L'autore spesso parte per la tangente facendo lunghe dissertazioni sul suo personale pensiero riguardo ai fatti storici e riguardo al suo pensiero sugli storici, che va detto non è di certo molto lusinghiero. Questi passaggi del libro hanno però finito per essere i più noiosi anche perché l'autore tende a diventare molto ripetitivo con il trascorrere delle pagine. Sicuramente data l'epoca di stesura dell'opera non mi permetto di giudicare alcune opinioni dell'autore ma non mi trovo d'accordo su molti di essi. Ma questo sicuramente deriva anche dalla mia scarsa preparazione in merito, visto che appunto io non sono di certo una studiosa di storia.
La vicenda si svolge su due linee parallele, una riguardante la parte "guerra" che avrei sicuramente voluto più preponderante e un secondo filone che è quello della "pace" che potremmo però definire "salotto" ed è la parte in cui si evolvono e si conoscono tutti gli equilibri delle varie famiglie che ruotano attorno a questo romanzo. Nonostante i personaggi siano tantissimi e spesso anche difficili da ricordare, la maggior parte della storia ruota attorno alle vicende di due famiglie, i Rostov e i Bolkonskij. Due famiglie benestanti che vengono, anche se in modi differenti, travolte dalla guerra. Molti personaggi fungono da ponte di unione tra le due famiglie, ma il principale è sicuramente Pierre, che è stato anche uno dei miei personaggi preferito, un personaggio che inizialmente risulta davvero antipatico perché sembra il solito nobile viziato e sbruffone, ma che mostrerà una notevole crescita personale durante lo scorrere delle pagine. Queste due famiglie inoltre si intrecceranno anche grazie a dei matrimoni, come è tipico di quasi ogni classico che si rispetti e in special modo di Tolstoj, ovviamente per arrivare a questi matrimoni bisognerà passare attraverso una quantità infinita di drammi e travagli, metteteci poi che nel frattempo sullo sfondo c'è anche una guerra e capirete che questi poveri personaggi sono destinati a patire di tutto prima di subodorare anche solo un briciolo di apparente felicità.
Naturalmente, chi conosce Tolstoj, sa che lui è l'uomo del "mai una gioia" per cui preparatevi ad incontrare una quantità immensa di tragedie, stravolgimenti amorosi, morti e sfortune. Nessuno dei personaggi è infatti destinato ad un percorso semplice, tutti dovranno affrontare svariate peripezie e per alcuni non ci sarà altro destino che la morte.
Tolstoj come sempre si rivela un vero maestro nella descrizione dell'ambientazione, è bravo a tal punto che in svariati passaggi si finisce per dimenticarsi della trama e per essere inghiottiti totalmente dalla bellezza della scena che l'autore è capace a ricreare davanti ai nostri occhi.
Le varie battaglie e gli spostamenti delle truppe sono davvero qualcosa di magnifico. Si riesce a percepire perfettamente il dolore e la fatica delle truppe costrette ad avanzare nel fango o sotto il sole. Si sente il fischio dei cannoni e le urla dei soldati straziati dai proiettili. Non ho mai letto scene di guerra e ahimè di morte descritte con una tale maestria. E' stato davvero impossibile non provare empatia per tutti i soldati che Tolstoj tratteggia nelle pagine del suo romanzo.
Sicuramente le scene di guerra sono quelle ad impatto maggiore, ma anche i momenti di vita quotidiana e i passaggi dedicati alla vita di salotto vengono ricreati con grande capacità e notevole attenzione ai dettagli. Però non posso negare di aver preferito le parti dedicate alle battaglie. La parte di vita "normale" è però più divertente (passatemi il termine) perché attraverso ad essa veniamo a conoscenza dei pettegolezzi, delle strategie per accaparrarsi il partito migliore e delle piccole grandi tragedie che le donne dell'epoca dovevano subire e tentare poi di risolvere.
Potremmo stare qui a parlare di questo libro per ore, ma resta il fatto che io non sono una critica letteraria e che quindi la mia opinione non solo risulterebbe inutile ma finirebbe per diventare tremendamente tediosa. Per cui non mi resta che consigliarvi vivamente di lanciarvi in questo lungo viaggio che è Guerra e Pace perché sicuramente ne uscirete arricchiti e anche perché è uno di quei libri che a mio parere merita di essere letto almeno una volta nella vita.
