Fahrenheit 451

11.10.2022
  • Titolo: Fahrenheit 451
  • Autore: Ray Bradbury
  • Editore: Mondadori
  • Pagine: 195
  • VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5

Trama: siamo in un futuro distopico, Montag fa parte dei vigili del fuoco, ma in questo mondo i vigili non spengono gli incendi, bensì li appiccano. A seguito di segnalazioni vanno a casa delle persone e bruciano i libri, che sono vietati. Montag però un giorno conosce una ragazza che lo porterà a riflettere su ciò che sta facendo nella sua vita e su ciò che la società sta diventando.

Un romanzo che desideravo leggere da moltissimo tempo, dopo tutto un lettore appassionato non può esimersi dal leggere una storia che racconta praticamente uno dei suoi peggiori incubi, il divieto di leggere!

Avevo sempre rimandato per paura di rimanerne delusa, ma questo mese è arrivato il momento giusto.

Devo ammettere che le prime pagine mi hanno abbastanza frastornato, ho faticato molto ad abituarmi allo stile aulico e quasi pomposo dell'autore e non riuscivo ad immergermi nella storia. Ma pian piano ho preso il giusto ritmo e sono stata trascinata all'interno del romanzo, divorandolo in poche ore.

Montag è un personaggio affascinante di cui l'autore riesce a dipingere perfettamente le emozioni e i conflitti interiori. Montag è un uomo semplice e non vuole null'altro che essere felice ed essere una brava persona, ma finisce per rendersi conto che tutto quello che possiede non gli dona la gioia. Anzi sarà proprio sua moglie inconsapevolmente a fargli aprire gli occhi e fargli ammettere che no, lui non è per niente felice. Arrivano così le domande e la tentazione sempre più forte di conoscere questi tanto odiati libri.

Attorno a Montag ruotano pochi altri personaggi, il capitano Beatty, l'anziano Faber, la piccola Clarisse e la moglie Mildred, tra tutti è sicuramente lei il personaggio che ho detestato di più, una donna davvero odiosa. Priva di qualsiasi forma di pensiero che abbia un valore o anche solo un senso, completamente corrotta e chiusa in una società sbagliata, una donna di cui non si riesce mai ad avere un briciolo di comprensione.

La società dipinta da Bradbury è una società tremenda che fa davvero paura, ma la cosa sconvolgente è che questo romanzo è stato scritto negli anni '50 e ora nel 2022 alcune delle cose descritte dall'autore non sembrano poi così lontane dal realizzarsi, la dipendenza delle persone dalla tv, il calo drastico di lettori e l'isolamento sociale, solo per citare alcune cose. Sicuramente un libro che porta a riflettere e un testo che a mio parere andrebbe letto almeno due volte, la prima per la storia fine a sé stessa che è avvincente e da già notevoli spunti di pensiero, la seconda per sprofondare nella prosa e scovare ogni più piccolo messaggio che si nasconde dietro alla scelta delle parole che fa l'autore. Sicuramente mi riprometto di prendere nuovamente in mano questo testo fra qualche tempo per riuscire ad averne una comprensione e un piacere di lettura più pieni. Nel frattempo mi limito a consigliarlo a chiunque ancora non l'abbia letto.

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