Elizabeth è scomparsa

- Titolo: Elizabeth è scomparsa
- Autore: Emma Healey
- Editore: Mondadori
- Pagine: 285
- Anno pubblicazione: 2014
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Maud è una dolce vecchietta che vive nella sua bellissima casa, ogni tanto però la memoria inizia a tirarle qualche tiro mancino e così la figlia Helen e alcune infermiere si alternano per darle un aiuto. Ma nessuno di loro le crede quando dice che la sua amica Elizabeth è scomparsa. Maud sa di avere qualche problema, ma è assolutamente sicura che Elizabeth sia parecchio che non si fa sentire. Decide così di non lasciare nulla di intentato, va dalla polizia e prova più volte a parlare con il figlio ingrato di Elizabeth, ma proprio nessuno vuole aiutarla. Nella sua mente iniziano così a riaffiorare anche i vecchi ricordi, di quando ad essere scomparsa era Sukey, sua sorella.
Quando ho deciso di leggere questo romanzo mi aspettavo un giallo sui toni ironici, ero convinta che Maud sarebbe stata una sorta di Miss Marple dei giorni nostri, solo un pochettino più svampita. Mi sono ritrovata invece immersa in una storia davvero toccante e commovente. Sicuramente un piccolo tono di giallo è presente, ma sia il caso presente che quello passato sono abbastanza semplici e prevedibili. Ma la cosa che conta non è la risoluzione di questi casi, perché come dicevo con un po' di attenzione e cogliendo gli indizi che Maud semina senza nemmeno saperlo, la soluzione arriva presto. Il tratto fondamentale di questa storia è la capacità dell'autrice di immergersi nella mente di una persona anziana che pezzo dopo pezzo sta perdendo tutta la sua vita per colpa di un cervello che sembra ormai deciso a non collaborare più.
Maud vive perennemente con foglietti di carta in tasca e sparsi per tutta casa, dove prende appunti che dopo poco non è più in grado di capire o che decide deliberatamente di non seguire, il passato torna prepotentemente a galla tant'è che in certi momenti crede di viverlo ancora e confonde persone del passato con quelle del presente. La vita per lei è ogni giorno una sfida, non può guardare la tv o leggere perché tanto non ricorderebbe le trame e non capirebbe i programmi ed è così che immersa in una solitudine sempre più pesante la sua mente viaggia attraverso i ricordi.
Io ho vissuto la demenza senile da molto vicino perché si è portata via mia nonna, per anni ho dovuto assistere una persona che giorno dopo giorno sembrava sempre più un guscio vuoto, quindi capisco benissimo la frustrazione della figlia Helen e anche il nervoso che spesso travolge chi si ritrova con un familiare che ha questo tipo di problematiche. A chi è giovane e sano sembra impossibile non ricordare che si ha pranzato solo 10 minuti fa o il nome del telecomando. Eppure per queste persone è così, attraverso un percorso però Helen si renderà conto che la madre non ha bisogno di essere educata come una bambina, ma che cerca solo compagnia e qualcuno che la assecondi nelle sue rocambolesche avventure mentali.
Nel finale tutti i tasselli trovano il loro posto e finalmente Helen comprende a pieno ciò che probabilmente prova ogni giorno sua madre.
Un libro consigliatissimo soprattutto a chi si ritrova ad affrontare questo tipo di malattie, perché a volte un punto di vista diverso ci aiuta a comprendere e a vedere meglio, indirizzandoci lungo il giusto percorso.