Donne che non perdonano

- Titolo: Donne che non perdonano
- Autore: Camilla Lackberg
- Editore: Einaudi
- Pagine: 144
- Prezzo di copertina: 14.50 €
- VOTO: 🍵🍵🍵/5
Ho conosciuto la Lackberg con i primi romanzi dedicati alla serie di Fjällbacka e mi sono subito appassionata alle sue storie e al suo stile di scrittura. In questo breve romanzo ho trovato un'autrice un po' diversa dal solito. Lo stile è decisamente più incisivo e a tratti anche più crudo. I capitoli sono molto brevi e si alternano raccontandoci tre storie diverse che finiranno per intrecciarsi.
Le protagoniste sono tre donne con vite molto differenti tra loro, ma sono accumunate tutte da una caratteristica, hanno al loro fianco un uomo che in qualche modo rovina la loro esistenza.
Per due di queste donne ho provato un'immediata empatia, anzi una in particolare mi ha fatto davvero tenerezza e ha reso perfettamente l'idea di come molte volte alcune donne subiscano per anni indicibili maltrattamenti nascondendoli al resto del mondo cercando di proteggere la loro famiglia, vergognandosi di ciò che sono costrette a subire.
La terza donna invece non ha avuto il mio appoggio morale, credo che la sua problematica sia decisamente diversa dalle altre. L'autrice però grazie a questa storia riesce a fare un aggancio al celebre movimento "Me Too" e questo di per sé sembrerebbe bastare per mettere al riparo la protagonista dal giudizio eventuale del lettore. Considero il movimento Me Too molto importante e soprattutto molto serio, questo breve accenno mi è più che altro sembrata una trovata per rendere più popolare il libro visto che l'argomento non viene per nulla approfondito. E anzi la stessa protagonista per pura vendetta secondo me compie un atto davvero ingiusto nei confronti di un'altra donna.
La storia è comunque leggibilissima anche perché per una volta il punto di vista è totalmente opposto e ci ritroviamo a fare il tifo per i carnefici anziché per le vittime. Sicuramente in questo libro si parla di un concetto di giustizia molto relativo e decisamente non condiviso da tutti, ma ammetto che in alcuni casi posso comprendere che non si riesca ad immaginare nessun'altra via d'uscita. Sicuramente è una lettura che si presta a diversi spunti di riflessione, anche se non mi è piaciuta quanto le altre, decisamente più d'intrattenimento dell'autrice.