Casino Royale

13.09.2021
  • Titolo: Casino Royale
  • Autore: Ian Fleming
  • Pagine: 227
  • VOTO: 🍵🍵/5

Trama: primo episodio della celebre saga di 007. James Bond si trova in una cittadina francese celebre per il suo Casinò. Il suo compito è sbaragliare al gioco Le Chiffre un uomo senza scrupoli. Al fianco di Bond comparirà anche la prima Bond girl, la bellissima Vesper Lynd che farà battere il cuore di ghiaccio della spia più famosa del mondo.

Confesso subito che il genere dello spionaggio non è un genere che rientra tra quelli di mio gusto, nemmeno il personaggio di James Bond ha mai esercitato un grosso fascino su di me. Ma questo libro era uno degli obbiettivi di una challenge e così ho deciso di tentare l'approccio ad un nuovo genere e anche a quello che per me era un nuovo autore.

Sono una lettrice abbastanza onnivora e di solito amo sperimentare, ma questa lettura per me è stata una grande delusione. Lo stile narrativo è semplice e sicuramente molto scorrevole, il problema è stato tutto nella trama e nella creazione dei personaggi. Prima di tutto la trama non mi ha assolutamente intrigato, l'ho trovata piatta e con ben pochi colpi di scena, per altro molto prevedibili, unica eccezione il finale, che se non altro è stato davvero sorprendente.

L'ambientazione non viene approfondita molto, ma questo è comprensibile perché non è di certo un elemento importante ai fini della trama. Quello che però avrei fatto volentieri a meno di dover approfondire durante la lettura è stata la lunga descrizione del gioco del Baccarà, un vero tormento che per altro non mi ha lasciato poi molto visto che alla fin fine non mi pare proprio di averlo compreso questo gioco.

Infine mi dispiace dover ammettere che 007 è di un'antipatia senza limiti. Un uomo presuntuoso, spocchioso ed estremamente maschilista. Certo, comprendo che il romanzo è stato scritto diversi anni fa, in un periodo in cui la donna era ancora relegata a figura puramente casalinga e che certi lavori erano assolutamente impensabili per una donna, figuriamoci mai fare la spia. Ma Bond considera Vesper un misero pezzo di carne con il cervello grosso quanto un uovo di quaglia. Per finire però a subirne totalmente il fascino, a punto di diventare lui quello con il cervello decisamente limitato, nonostante per gran parte del romanzo si siano tessute le lodi del duo enorme istinto e della sua innata capacità di risolvere ogni situazione a suo vantaggio.

Insomma una storia che avrei potuto far a meno di conoscere senza sentirne la mancanza, ma se non altro posso almeno dire di aver fatto la conoscenza di un grande autore che sicuramente ha segnato l'inizio di un genere letterario importante e che ha dato i natali ad un personaggio famoso in tutto il mondo che ha creato un vero e proprio mito. Ma credo proprio che per me la saga si concluderà qui e che 007 non mi mancherà assolutamente. 

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