Antica madre

- Titolo: Antica Madre
- Autore: Valerio Massimo Manfredi
- Editore: Mondadori
- Pagine: 218
- VOTO: 🍵🍵🍵/5
Trama: siamo nel 62 d.C. una carovana di soldati romani sta facendo ritorno dalla Numidia con un carico di bestie per i giochi, in mezzo a loro c'è anche Varea, una donna bellissima e forte come una leonessa. Il centurione Voreno ne rimane subito affascinato e nel lungo viaggio di ritorno verso Roma finirà per innamorarsi di lei. Destinata a combattere nell'arena dopo aver offeso l'Imperatore Nerone, Varea sembra destinata ad una tragica fine. Ma Voreno convincerà l'Imperatore a sfruttare la donna come guida per una nuova spedizione in Africa alla ricerca delle sorgenti del Nilo.

Antica Madre è il primo romanzo che leggo di questo autore, celebre per i suoi romanzi storici.
Non sapevo bene cosa aspettarmi, in parte ero preoccupata che lo stile potesse risultare troppo pomposo o che la trama potesse rivelarsi noiosa, a causa dell'ambientazione storica che conosco davvero molto poco.
Invece sono rimasta piacevolmente stupita.
L'autore ha una grande capacità narrativa che mi ha tenuta incollata alle pagine, il suo modo di scrivere è semplice, ma con poche righe riesce a rendere perfettamente l'idea di un luogo, di un evento o anche solo di un'emozione. Purtroppo un aspetto negativo è stata la brevità della storia, la trama è infatti densa di avvenimenti che vengono però poco approfonditi, anzi a volte solo accennati, quasi come se l'autore volesse giungere rapidamente alla conclusione. Anche i personaggi sono molto poco caratterizzati, solamente Varea gode di una descrizione appena più accurata, ma molti interrogativi che ruotano attorno a lei e al suo rapporto con Voreno non vengono chiariti in modo esaustivo.
L'autore pur affrontando un'ambientazione storica si concentra più sui fatti e ci fornisce solo un'infarinatura dei fatti reali avvenuti all'epoca, come per esempio il disastroso incendio di Roma e la forma di governo dura e feroce di Nerone. Compaiono anche altri personaggi celebri, come Seneca, anche se gli viene dato solo un ruolo marginale nella vicenda.
La parte che ho preferito è la spedizione in Africa alla ricerca della sorgente del Nilo, il susseguirsi di paesaggi, creature e popoli è stato davvero molto interessante. Ho apprezzato meno la parte ambientata a Roma, dove il focus si concentra un po' troppo su giochi politici e mire personali. Avrei preferito sapere molto di più sulle emozioni e gli stati d'animo di Varea che si trova catapultata in mondo completamente diverso da quello conosciuto.
Complessivamente la storia mi è piaciuta ma onestamente non lo trovo un vero e proprio romanzo storico, ma più che altro una sorta di romance ambientato nel passato, però anche la storia d'amore non viene mai messa al centro della scena totalmente. Resta sempre Voreno il fulcro della vicenda, lui con le sue emozioni e le sue esperienze.
Una particolarità è stato sicuramente il finale che ci fa capire che alcune cose sono andate decisamente in maniera differente da come l'autore ci avesse lasciato crede, anche se una profezia ci rivelava un importante indizio. Inoltre il finale è decisamente aperto e la storia si conclude lasciandoci la possibilità di immaginare il finale che più ci piace.