Alaska il ritorno

• Titolo: Alaska il ritorno
• Autore: Brenda Novak
• Editore: Giunti
• Pagine: 411
• VOTO: 🍵🍵🍵🍵/5
  

Trama: Amarok e Evelyn Talbot sono finalmente liberi dall'incubo di Jasper Moore che è ormai rinchiuso nel carcere psichiatrico di Hannover House. I due stanno per sposarsi ed Evelyn è incinta, un giorno si danno appuntamento al pub del paese per discutere i preparativi delle nozze, ma Evelyn non arriverà mai all'appuntamento. Poche ore dopo ad Amarok è ormai chiaro che Evelyn è stata rapita. Ma da chi? I suoi nemici peggiori ormai sembrano tutti al sciuro in delle celle, eppure con i suoi studi sulla mente criminale la Dottoressa Talbot si è fatta parecchi nemici. Amarok inizia una corsa contro il tempo per cercare di riportarla sana e salva a casa, ma ancora non sa chi è il nemico contro il quale si trova a combattere.

Ormai ero convinta che le avventure di Evelyn Talbot si fossero concluse nel terzo romanzo, quando finalmente riesce a catturare Jasper e a dire così addio a tutte le sue paure. Eppure inaspettatamente ad ottobre è uscito questo quarto volume. Devo ammettere che le mie aspettative non erano molto alte, perché non pensavo ci fosse più molto da dire sui personaggi. L'autrice invece ha dimostrato di avere un'ottima inventiva creando una nuova storia sempre molto adrenalinica.

Alcuni aspetti però devo ammettere che non mi hanno totalmente convinta, prima di tutto scoprire fin dai primi capitoli chi è il rapitore. Avrei preferito un pochino più di depistaggio, per fortuna lo scopriamo solo noi lettori, mentre ad Amarok ci vorrà un pochino più di tempo per capire chi tira i fili della scena.

Inoltre in questo romanzo si approfondisce molto poco la psiche dei serial killer come invece accadeva nei precedenti.

Nonostante ciò però il romanzo è scritto con il solito stile semplice ma adrenalinico, che tiene incollati alle pagine. Complice anche il fatto che i capitoli si alternano con i punti di vista di svariati personaggi, alcuni nuovi altri che sono invece ormai delle vecchie conoscenze. Parallelamente alla vicenda di Evelyn anche la vita di Jasper andrà avanti e potremo nuovamente tornare a conoscere i suoi terribili e deviati pensieri. Amarok si dimostra il solito agente perfetto, disposto però anche ad infrangere qualche piccola regola ora che quella in ballo è la vita della donna che ama e che porta in grembo sua figlia. Sicuramente dimostra una crescita, la sua sicurezza è maggiore e si tuffa nella ricerca senza risparmiarsi, disposto a tutto pur di avere successo. Anche Evelyn, seppur rinchiusa, non si lascia abbattere, nella vita ha superato molte tragedie e ora ha anche un motivo in più, che cresce dentro di lei, per non arrendersi e lottare fino alla fine. Il suo lavoro le tornerà utile per la lotta alla sopravvivenza, perché dove non può arrivare la forza fisica forse può arrivare l'acutezza mentale.

Come è facile da immaginare, trattandosi del rapimento di uno dei personaggi principali non è difficile immaginare che il finale sarà abbastanza prevedibile. Ma la Novak è stata abile a creare molti momenti critici e false piste in cui far cadere il nostro amato poliziotto, purtroppo però per il lettore i colpi di scena scarseggiano perché attraverso alcuni capitoli abbiamo libero accesso anche ai piani del rapitore. Resta comunque interessante seguire i passi di Amarok per arrivare a scoprire la verità.

In questo capitolo viene meno approfondita la vita di Evelyn, ma abbiamo qualche informazione in più invece su quella di Amarok, soprattutto sul suo passato. Questo piccolo spazio e alcuni altri piccoli avvenimenti legati ad Hannover House e ai suoi ospiti mi fanno sperare che forse la storia non finisce qui, ma che probabilmente sentiremo ancora parlare di Amarok ed Evelyn.

Il romanzo è sicuramente quello che dei quattro mi è piaciuto meno, ma è in ogni caso un ottimo thriller, rispetto agli altri quattro è anche il meno crudo e quindi forse più adatto anche a chi non ama scene troppo esplicite.