A volte ritorno

- Titolo: A volte ritorno
- Autore: John Niven
- Editore: Einaudi
- Pagine: 381
- VOTO: 🍵🍵🍵🍵🍵/5
Trama: Dio ha deciso di prendersi una breve vacanza, peccato che quei pochi giorni sulla terra corrispondono circa a 500 anni. Al suo ritorno Dio trova la terra molto cambiata, i problemi sono immensi e le persone sembrano fregarsene. Per rimediare a questo disastro bisogna mandare ancora una volta Gesù sulla terra, sperando che vada meglio dell'ultima volta. Ma le cose non sono affatto facili, Gesù non è preparato ai tempi moderni, l'unica cosa che sa fare è suonare la chitarra. Ma si prodiga per aiutare quanti più umani possibili, soprattutto gli sfigati come lui, i reietti, le persone ai margini della società. Vivrà mille avventure sperando che il suo trentatreesimo compleanno si riveli diverso dall'ultima volta.

Questo romanzo mi è piaciuto moltissimo, ma non credo sia un libro adatto a tutti. L'autore infatti demolisce uno ad uno tutti i preconcetti riguardanti la religione e Dio.
Lo stile non è solo ironico, ma anche dissacrante e schietto, non manca anche una buona dose di parolacce, solitamente mi infastidiscono ma qui sono usate per rafforzare un contesto particolare e quindi non mi hanno creato particolari fastidi nella lettura.
A volte ritorno è un libro che vuole sbatterci in faccia la realtà, che vuole dimostrarci quanto siamo caduti in basso. È un ritratto perfetto della società moderna, anche se può infastidire sentirselo dire. Ma leggete il libro e poi ne riparleremo. All'inizio può quasi sembrare un libro anti-religioso, ma non è così, a mio parere l'autore interpreta la presenza di Dio in modo totalmente non convenzionale, ma non per questo ostile. Certo il libro è irriverente, ma credo che il messaggio passi molto più facilmente in questo modo, piuttosto che con un barboso trattato teologico. E credetemi un messaggio c'è ed è anche molti bello se si riesce a superare la vena ironica e pensare attentamente a ciò che l'autore vuole comunicare.
Il personaggio di Gesù mi è piaciuto moltissimo, Niven ha fatto il ritratto di un qualsiasi trentenne americano un po' hippy aggiungendoci solo un pizzico di "paradiso". Gesù non è perfetto, combina guai, dorme fino a tardi, salta da un lavoro precario all'altro, fuma erba e fa feste in continuazione. Ma Gesù ama profondamente suo Padre e il le persone. Non negherà mai la sua discendenza divina e si farà portatore di messaggi positivi anche quando tutti lo prenderanno per pazzo. Di fronte ad ogni guaio non perde mai il controllo, sa che esiste sempre una soluzione e che è inutile farsi prendere dalla disperazione.
La trama è molto semplice, senza grossi colpi di scena, però il libro è piacevole e perfino commovente. Un piccolo manifesto a favore dei diritti di tutti, perché in fondo l'unico vero comandamento che Dio aveva dato era "fate i bravi" cosa c'è di più semplice?! Forse sarebbe davvero ora che imparassimo a "fare i bravi" e la smettessimo di perdere tempo a discutere su ogni cosa.